Fanno parte del paesaggio urbano dagli anni ’60 ma smartphone e internet le hanno fatte dimenticare definitivamente. Le cabine telefoniche sono un simbolo dell’evoluzione tecnologica delle telecomunicazioni: a Bari resistono solo una dozzina di telefoni pubblici, nove quelli ancora attivi. Secondo i dati pubblici forniti da Tim.it gli apparecchi “superstiti” sono diffusi in gran parte tra l’area del Policlinico, quartiere Murat e stazione centrale.
Alcune cabine funzionano ma sono inutilizzate. In piazza del Ferrarese un “puntotel” è coperto da tavoli e sedie depositati dal bar adiacente (foto in basso). Nel caso della cabina di via Cairoli, a pochi passi da piazza Battisti, il dispositivo risulta attivo ma non accetta monete (oltre alle chiamate, 10 centesimi per un sms, 20 per email o fax). Da oggetto di collezione, le schede prepagate sono diventate introvabili: “L’ultima volta che me l’hanno chiesta portavo i pantaloncini”, ironizza un tabaccaio barese.
Sul territorio italiano nel 2011 se ne contavano 97 mila (dati del Ministero), dal 2009 la Telecom ha deciso di sostituire quelle necessarie con cabine di nuova generazione.