“Ancora una volta i diritti vengono violati, nonostante la denuncia del Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Ludovico Abbaticchio, in merito ai rischi della mancata applicazione della legge 194/78, la proposta di legge regionale pugliese per l’attuazione della suddetta legge – presentata da Sinistra Italiana – è stata affossata in commissione sanità del Consiglio Regionale”. La denuncia è degli studenti della Rete della Conoscenza che oggi hanno affisso striscioni e protestato al Policlinico.
“La Regione Puglia conta solo 23 medici ginecologi non obiettori – continuano – a questo scarso numero si aggiunge l’inadeguatezza dei consultori e la quasi totale assenza di educazione sessuale nelle scuole. Un sistema così precario, senza misure e fondi mirati, non può sicuramente garantire né l’accesso all’aborto né la prevenzione delle gravidanze indesiderate e delle malattie sessualmente trasmissibili (anche esse in spaventoso aumento nella nostra regione). Eppure il Pd, il centrodestra e il Movimento 5 Stelle hanno preferito ignorare questa privazione di tutele dei diritti delle donne e di tutti”.
“L’attuale società sia economicamente che culturalmente produce ancora esclusioni di genere – dichiara Sara Acquaviva, coordinatrice Rete della Conoscenza Puglia – la prevenzione di gravidanze indesiderate non dovrebbe essere esclusivamente un feticcio da utilizzare per cancellare un diritto, quale quello all’aborto, sulla pelle delle donne, ma dovrebbe tradursi in concrete politiche sociali e sanitarie per tutti e tutte, a partire dai più giovani, con la distribuzione gratuita di contraccettivi, sempre più un bene di lusso, l’introduzione di programmi di educazione sessuale e all’affettività, un sistema di welfare e di diritto allo studio adeguato per gli studenti genitori”.