“Le direzioni del racconto” della compagnia Diaghilev prendono il via martedì 31 ottobre (ore 21) all’auditorium Vallisa di Bari con “In arte Molière”, omaggio a Jean-Baptiste Poquelin per la drammaturgia e la regia di Paolo Panaro su testi tratti dallo stesso Molière, ma anche da Goldoni e Bulgakov. Sei le repliche previste, 1, 11, 12, 16, 18 e 19 novembre (biglietti euro 10, info 333.1260425).
Interpreti di questo divertito affresco sulla vita quotidiana di una compagnia teatrale capitanata da un grande autore, sono Elisabetta Aloia, Altea Chionna, Marco Cusani, Alessandro Epifani, Francesco Lamacchia, Loris Leoci e Giuseppe Marzio.
La vita di Molière è stata un appassionante soggetto per alcuni dei più grandi drammaturghi. Per primo, Carlo Goldoni realizzò la commedia in versi “Molière”. In seguito, Michail Bulgakov mise in scena, durante gli anni del terrore staliniano, il dramma “La Cabala dei Bigotti”. Panaro ha messo insieme questi testi per raccontare la vita teatrale di Molière, condotta fra mille delusioni e un pugno di miserabili soddisfazioni, realizzando una pièce che racconta le vicende umane, artistiche e professionali di un gruppo di teatranti di ieri, ma perfettamente uguali a quelle dei teatranti di oggi.
“Le direzioni del racconto” proseguiranno con la pungente e divertita lingua di Erri De Luca, lo strumento scelto dal quartetto musicale Ánema e dall’attore Cosimo Damiano Damato per un’appassionante incursione nella vecchia e nuova canzone partenopea con Concerto Napolide (4 novembre). La parola si farà impegno civile con Il caso Braibanti (5 novembre), spettacolo scritto da Massimiliano Palmese per la regia di Giuseppe Marini nel quale si racconta la vicenda dell’intellettuale omosessuale accusato di aver plagiato il giovane compagno in pieno fermento sessantottino. Si rinnoverà la collaborazione con il Festival Time Zones per una tre giorni (7-8-9 novembre) di musica e poesia, quando i versi di Francesco Redi (Bacco in Toscana), di autori italiani dal Duecento al Cinquecento sino a Baudelaire (Les fleurs du mal), si intrecceranno nella recitazione di Paolo Panaro con le differenti sonorità delle chitarre di Christian Lavernier, Paki Zennaro e Pietro Romano Matarrese.
In programma, ancora, il “Don Chisciotte” della Diaghilev (dal 22 novembre), “La Ianara” con Elisabetta Aloia (30 novembre), una “Serata Leopardi” e i “Canti Orfici” di Dino Campana con Massimo Verdastro (1 e 2 dicembre), l’“Ulisseide” con Virginio Gazzolo (7 dicembre), la “Lectura Dantis” di Roberto Herlitzka (16 dicembre) e il repertorio classico di letture sceniche di Paolo Panaro, “Il racconto di Enea” di Virgilio (15 novembre), “Orlando furioso” di Ariosto (22 novembre), “Gerusalemme liberata” di Tasso (29 novembre), “La favola de Zoza” di Basile (9 dicembre) e “La morte di Ivan Il’Ic” di Tolstoj (dal 12 al 15 dicembre).