L’amore non ha età. Gli atti d’amore, neppure. Come quello della “giovane” novantenne che ha donato fegato e reni, regalando la speranza di una esistenza migliore a due pazienti: il prelievo degli organi è stato effettuato nell’ospedale di Casarano (Lecce), il trapianto di fegato e doppio rene al Policlinico di Bari.
“È il primo intervento realizzato in Italia e probabilmente in Europa con i reni di donatrice così anziana” dichiara il professor Michele Battaglia, primario e accademico di Urologia all’università di Bari, che ha eseguito con la sua equipe (Silvano Palazzo e Marco Spilotros) il trapianto per la competenza renale. “La donazione – prosegue – ha dato la possibilità al ricevente dei due reni, un uomo di settant’anni, di migliorare la qualità della propria vita”.
Il fegato dell’anziana signora è stato trapiantato nell’organismo di una donna di media età in condizioni di salute molto critiche. L’intervento è stato eseguito dal prof. Luigi Lupo, e dalla sua equipe, della clinica di Chirurgia dell’università di Bari, non alla prima esperienza in trapianti di fegato da donatori anziani. ‘Il trapianto – ha spiegato – è stato salva vita per la paziente che, nel decorso post-operatorio, ha prontamente ripreso la regolare funzionalità epatica”.
“La donazione – ha aggiunto il professr Loreto Gesualdo, nefrologo responsabile del Centro trapianti della Regione Puglia – è stata resa possibile grazie alla generosità della ‘giovane’ novantenne e della sua famiglia, organi salvaguardati certamente dal corretto stile di vita della donatrice che ha permesso di superare i limiti d’età per la donazione di reni. I trapianti, diceva papa Giovanni Paolo II^, sono una grande conquista della scienza al servizio dell’uomo, e la medicina dei trapianti è uno strumento prezioso per raggiungere questa finalità dell’arte medica che offre al malato una possibilità di salute e di vita quando talvolta è priva di speranza”.