Fino al 31 marzo 2018 è possibile visitare, nella Pinacoteca Giacquinto della Città metropolitana di Bari, gli antichi Guerrieri di Xi’An (210 a.C.), ritrovati in Cina nel 1974, di cui il Governo cinese ha realizzato un limitato numero di copie in terracotta.
L’artista internazionale Sandro Chia, che ha esposto le sue opere in tutte le più grandi mostre e gallerie ha scelto Bari per esporre nove grandi Guerrieri, un Cavallo e sette piccole Teste, sui quali ha deposto il suo gesto pittorico, offrendo un dialogo tra passato e presente, tra oriente e occidente in maniera sorprendentemente attuale e innovativa.
“La Pinacoteca di Bari non è nuova a sperimentazioni espositive che mettono in campo il confronto tra antico e contemporaneo, da quella dedicata a Jannis Kounellis nel lontano 1979, ad altre successive, come quelle dedicate a Mimmo Paladino e a Carlo Guarienti – ha affermato Clara Gelao, direttrice della Pinacoteca – Il senso è quello di mettere in discussione alcune categorie da sempre considerate fondamentali: ciò che noi, ad esempio, siamo portati a definire come passato e presente, luogo e non luogo, colore e forma, arte occidentale ed orientale, con una terminologia, peraltro, molto generica. La cromia sulfurea e accesa, i segni liberi e sprezzanti, i fantastici “neri” di Chia investono e trasformano le antiche forme dei “guerrieri” di Xi’an, non usandoli semplicemente come supporto plastico, ma reinventandoli e restituendoceli in modo che essi appaiano al tempo stesso antichi e contemporanei”.