Sono stati interdetti dalla professione per quattro mesi due avvocati, due farmacisti ed un commercialista, operanti in Brindisi, Lecce e Torino.
Gli accertamenti della Finanza, che hanno riguardato in particolare le vicende proprietarie di una farmacia, hanno consentito di far emergere violazioni da parte dei professionisti, indagati per reati previsti dalla normativa fallimentare e per estorsione.
I riscontri investigativi, sostanziatisi nella capillare analisi della contabilità della società concordataria, hanno permesso di accertare una distrazione di liquidità dalle casse societarie di circa due milioni di euro, configurando in tal senso il reato di bancarotta fraudolenta. A due degli indagati è stato contestato anche il reato di estorsione commesso in danno dei dipendenti della farmacia concordataria, costretti a formalizzare rinunce espresse ai corrispettivi spettanti per mensilità non retribuite e tfr non corrisposto per complessivi 90mila euro, quale condizione per il mantenimento del rapporto di lavoro.