Su iniziativa della commissione Culture del Comune di Bari, questa mattina l’assessora al Welfare Francesca Bottalico ha consegnato a nome dell’amministrazione comunale a Marco Tatullo, giovane ricercatore nel campo della medicina rigenerativa, una targa per gli alti meriti scientifici conseguiti.
Tatullo, ricercatore precario del dipartimento di Odontoiatria, abilitato a professore associato ma non ancora di ruolo, ha vinto infatti il prestigioso premio “Robert Frank Award” per la ricerca di base nella categoria “senior”. Nello specifico il dottor Tatullo ha presentato una dissertazione dal titolo “Human Periapical-cysts Mesenchymal Stem Cells Differentiate into Dopaminergie Neuromelanin-Producing Neurons”.
Alla cerimonia di consegna, che si inscrive nell’ambito delle attività di valorizzazione delle competenze formate nelle istituzioni del territorio cittadino e metropolitano che operano nel campo culturale e scientifico, hanno partecipato il rettore dell’Università “Aldo Moro” di Bari Antonio Uricchio e il presidente della commissione Culture Giuseppe Cascella.
“Questo riconoscimento – ha detto Giuseppe Cascella – testimonia l’attenzione che l’amministrazione rivolge ai temi della ricerca scientifica e della medicina innovativa, come nel caso di studio del dottor Tatullo”
“Come amministratori – ha proseguito Francesca Bottalico – e anche come formatori, siamo orgogliosi di poter premiare un giovane che dedica la sua vita professionale alla ricerca scientifica. Riteniamo infatti che la formazione e la ricerca in campo medico costituiscano un fattore fondamentale del sistema del welfare”.
“Sono molto emozionato e onorato per il riconoscimento che l’amministrazione comunale ha voluto dedicarmi. Questa circostanza – ha dichiarato Tatullo – rappresenta l’acme di un eccellente lavoro di squadra che conferma, soprattutto nel caso di specie, la valenza della sinergia tra le università virtuose e i centri di ricerca privati, strategica per sostenere la competizione internazionale e per consolidare un solido expertise nei diversi campi di ricerca e sviluppo. Il mio studio pone le basi per riutilizzare parte delle cisti dentali, un comune reperto patologico destinato ad essere stoccato nei rifiuti biologici, per reperire cellule staminali che poi andremo a trasformare in neuroni dopaminergici capaci di produrre melanina, esattamente gli stessi neuroni che vengono attaccati dal Morbo di Parkinson: in questo modo, possiamo pensare ad un futuro utilizzo di questi modelli sperimentali in trials terapeutici innovativi”.
“Il mondo della ricerca – ha concluso il rettore Antonio Uricchio – riserva grande attenzione a quella di tipo innovativo, legata cioè all’ultra-specializzazione medica, che porta a risultati importanti riguardo alla cura e alla guarigione di malattie neuro degenerative, come il Parkinson e l’Alzheimer. Ho avuto il piacere di premiare a Milano, la scorsa settimana, il professor Tatullo e sono lieto di partecipare a queste iniziative che mettono in risalto il lavoro svolto dall’Università e dall’amministrazione comunale”.