Il Tribunale di Bari ha condannato alla pena di 5 anni e 5 mesi di reclusione la professoressa Caterina Coco, ex docente di materie finanziarie all’Università degli Studi di Bari, accusata di alcune truffe ai danni di risparmiatori.
Il giudice ha condannato l’imputata, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, anche al risarcimento danni nei confronti delle 31 parti civili, da quantificarsi in separato giudizio civile, quantificando provvisionali immediatamente esecutive pari a 5mila euro ciascuno (per complessivi 150mila euro circa). L’ex docente dovrà inoltre pagare decine di migliaia di euro di spese processuali. Il Tribunale ha, infine, rigettato la richiesta risarcitoria avanzata da alcune parti civili nei confronti del responsabile civile, il Consorzio banche di credito cooperativo Res di Bari.
L’ex docente è stata assolta “perché il fatto non sussiste” da tre episodi di truffa, mentre è stata ritenuta responsabile di truffa aggravata ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria per aver raggirato 34 risparmiatori. Stando alle indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Giuseppe Dentamaro, la professoressa Coco nell’arco di circa quindici anni, dal 1998 al 2012, avrebbe infatti intascato oltre 5 milioni di euro con la promessa di investimenti redditizi in falsi titoli bancari, spacciandosi per promotore finanziario senza averne l’abilitazione e truffando così decine di clienti che le avevano affidato i propri risparmi.