“La Corte dei Conti continua a bacchettare l’amministrazione Decaro”. A denunciarlo sono i consiglieri di opposizione commentando la relazione della Corte dei Conti nella quale, spiegano i consiglieri, vengono segnalate “irregolarità e violazioni di legge della giunta Decaro”.
Sotto accusa il rendiconto 2014 dove vengono sfiorati due parametri di deficitarietà strutturale: i debiti fuori bilancio con un ammontare di 12 milioni di euro e i residui attivi (i crediti non riscossi del Comune) che ammontano a quasi 20 milioni di euro, di cui 16 milioni per fitti non pagati di immobili comunali. “Noi in questi anni – hanno dichiarato i consiglieri comunali Giuseppe Carrieri e Filippo Melchiorre- abbiamo sempre rilevato che anche i conti comunali sono in sofferenza e che basterebbe recuperare i crediti per abbassare le tasse ai baresi. Ora la Corte dei Conti certifica i brutti risultati contabili di Decaro & company”.
Sulla questione interviene l’assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo. “La pronuncia della Corte dei Conti sul Rendiconto di gestione 2014 – commenta – lungi dal rappresentare una bocciatura o attestare una sostanziale immobilità del nostro ente, come sostengono alcuni consiglieri di opposizione, evidenzia alcuni elementi che confermano da un lato la validità delle scelte compiute fin dal nostro insediamento, dall’altro la necessità di tempi lunghi per vederne pienamente dispiegati i risultati”. Per il Comune migliorano le condizioni complessive dell’ente rispetto all’anno precedente, con un aumento delle performance delle aziende partecipate, un minor numero di debiti fuori bilancio e l’assenza di rilievi su mutui non movimentati.
“D’altronde – prosegue D’Adamo – sussiste un problema oggettivo di natura strutturale che riguarda la scarsa capacità di riscossione della macchina pubblica Per questo siamo impegnati in uno sforzo straordinario per superare questa condizione: è stato già aggiudicato il bando per l’affidamento della riscossione dei tributi minori (Tosap, pubblicità ecc.), mentre sarà pubblicato a breve quello relativo alla riscossione di Tari, IMU e ICI proprio per aumentare la nostra capacità di riscossione”. Per quanto riguarda la mancata riscossione dei fitti attivi “si tratta – continua – di un problema atavico le cui cause stanno da un lato nella pessima abitudine di alcuni cittadini di non pagare quanto dovuto. Per porvi definitivamente rimedio è in corso la gara per esternalizzare la riscossione dei fitti degli ultimi cinque anni e sono state emesse migliaia di intimazioni di pagamento per le situazioni di morosità precedenti. La situazione del Comune di Bari, che nel 2014 supera solo due parametri, a differenza del 2013 in cui ne superava tre, richiede di proseguire sulla strada intrapresa con lo stesso impegno”.