Domani, martedì 10 ottobre, alle 18.30, a Bari, nella Casa delle Donne del Mediterraneo – Piazza Balenzano (all’interno del mercato coperto) – verranno presentati i percorsi al femminile, fuori abbonamento, della stagione teatrale del Comune di Bari- Teatro Pubblico Pugliese 2017/2018.
Il primo progetto speciale è (S) Workers che apre la stagione teatrale del Comune di Bari 2017/2018, nei giorni 21 e 22 ottobre, nello Spazio 13 (via Maggiore Turitto, Bari). Uno spettacolo sul mercato del sesso, così come è organizzato oggi nelle città europee, specialmente in un momento che vede enormi ondate migratorie e in cui la crisi economica rende fragile le relazioni affettive. Ideato e scritto da Valeria Simone in collaborazione con gli attori Marianna De Pinto, Marco Grossi, Rossella Giugliano e la coreografa Maristella Tanzi accompagnati, in scena, da Erika Lavermicocca, Manuela Vista e Fatou Cisse.
Seguirà Medea per strada (dal 19 febbraio al 4 marzo): due settimane on the road, su idea di Giampiero Borgia, che porterà Elena Cotugno in scena a bordo di un furgoncino che partendo dal Teatro Petruzzelli per 7 spettatori alla volta, percorrerà le vie baresi della prostituzione. Drammaturgia di Elena Cotugno, con la collaborazione di Fabrizio Sinisi, talentuoso e giovane barlettano, drammaturgo stabile della compagnia di Tiezzi.
Su l’umano sentire (cap.4). Souvenir di Bari. Ricordo di Bari è invece il progetto dell’Officina Orsi, concetto e direzione di Rubidori Manshaft e Paola Tripoli, con la cura della produzione di Clarissa Veronico. Dall’11 al 13 maggio installazione teatrale in varie zone della città con video e parole. Sguardo femminile sulla memoria storica della città di Bari attraverso interviste ai cittadini, materiali audio-video che verranno proiettati sui palazzi di varie piazze della città. Allestimento per spettatori che seguiranno le proiezioni dotati di cuffia.
Il primo appuntamento alla Casa delle Donne è con (Sworkers). Dopo un precedente lavoro collaborativo, H24_Acasa, che raccontava le storie delle donne che migrano nel nostro paese dedicandosi ai lavori di cura (colf e badanti), la compagnia Acasă si confronta, in questo progetto, con le storie relative al mercato del sesso, utilizzando lo stesso approccio: fare ricerca insieme per confrontarsi sui vari aspetti della questione con l’obiettivo di creare uno spettacolo che tenga conto della pluralità dei punti di vista. Partendo dal confronto con la realtà, dalle storie che abitano il mondo della prostituzione e da un percorso teorico che si è avvalso, sin dall’inizio, dei testi, tra gli altri, del sociologo e filosofo Michel Foucault e della sua ricerca sulla sessualità, è nato lo spettacolo composto da sette pezzi teatrali: sei monologhi, una coreografia più un progetto video.
I lavoratori del sesso si confessano davanti al pubblico e raccontano le loro storie in uno spazio scenico “fuori dal teatro”, Spazio 13, un luogo metropolitano “ai margini”; lo spettacolo itinerante permette allo spettatore di compiere un viaggio attraverso le nuove frontiere del mercato del sesso, così come è organizzato oggi nelle città europee, specialmente in un momento che vede enormi ondate migratorie e in cui la crisi economica rende fragile le relazioni affettive. In questo contesto il fenomeno della prostituzione si manifesta sotto differenti volti e, in qualche modo, contribuisce nella trasformazione di una idea della sessualità e di un equilibrio delle relazioni all’interno della coppia e del nucleo familiare tradizionale.
Partecipano
Giulia Delli Santi, dirigente attività teatrali del Teatro Pubblico Pugliese
Anna Maria Ferretti, coordinatrice Casa Delle Donne del Mediterraneo
Valeria Simone, dramaturg e coordinatrice del progetto (S) Workers
Gli attori- autori dello spettacolo (S) Workers