Acquistare un rarissimo frammento del Pianeta Rosso, un grumo di polvere proveniente dalla Luna o rocce di meteoriti precipitate sulla Terra da distanze galattiche misurabili in anni luce, è l’incredibile, quanto inedita, proposta della mostra sullo spazio “Cosmos Discovery”, www.mostracosmo.it, visitabile da sola o combinata con le altre mostre del polo culturale Guido Reni District di Roma, www.guidorenimostre.it. La vendita dei souvenir extraterrestri, proposti da collezionisti accreditati come fornitori dei più famosi laboratori di analisi in campo astronomico, sarà attivata al bookshop della mostra internazionale sulla storia della conquista dello spazio, a partire da giovedì prossimo, 12 ottobre. La data, che non è scelta a caso, sarà vissuta in modo scaramantico dall’astronomia planetaria perché segna il momento di massimo avvicinamento dell’asteroide 2012 TC4 ad una distanza ipotizzata di circa 44.000 km dalla Terra.
Per gli astrofisici della Nasa, che ne monitorano l’orbita con i telescopi, anche stavolta l’asteroide, che nell’ottobre 2012 aveva terrorizzato tutto il mondo facendo addirittura gridare all’Apocalisse quando passò a 94.800 km dalla Terra, sarà troppo lontano per rappresentare un pericolo concreto calcolando una probabilità di collisione col nostro pianeta in percentuale estremamente remota (0.00055%). Una valutazione che per le fonti meno accreditate non terrebbe però conto di alcuni parametri non ancora osservabili dell’asteroide, come la composizione del suo nucleo, che potrebbe condizionarne la traiettoria impensierendo chi ricorda la sua somiglianza per dimensioni al meteorite di 17 metri di diametro precipitato nel 2013 a Chelyabinsk in Russia liberando nella bassa atmosfera un’energia 30 volte più potente di Hiroshima, causando ben 1500 feriti e danni a 7000 edifici.
“I souvenir extraterrestri, ordinabili al bookshop da un apposito catalogo, saranno per tutte le tasche” confermano gli organizzatori della mostra che espone più di 250 reperti provenienti da Usa e ex Urss, fra navicelle, satelliti, sonde, tute spaziali, delicate strumentazioni aerospaziali e altri cimeli, “si andrà dai pezzi di meteorite, staccati da asteroidi, alla portata di tutti costando sui 30-40 euro cadauno, ai più costosi contenitori di polvere lunare che potranno valere fra gli 80 ed i 100 euro, fino a soddisfare i visitatori più esigenti con l’acquisto su ordinazione dei rarissimi frammenti del pianeta Marte sborsando fino a 1000 euro cadauno. Poter acquistare materiali originali provenienti dai corpi celesti sarà un valore aggiunto concreto e tangibile, con frammenti proposti da collezionisti certificati a livello mondiale come fornitori dei più accreditati laboratori di ricerca”.
Ma non finisce qui. Il più imponente allestimento europeo dedicato alla storia della conquista umana dello spazio punta davvero ad offrire vivide esperienze spaziali alla portata di tutti. “Il biglietto d’ingresso alla mostra” concludono gli organizzatori “permetterà con pochi euro in più di consumare nel nuovo bar di Guido Reni District gli originali pasti bilanciati e snack sotto vuoto prodotti dalla torinese Argotec con cui pranzano e cenano gli astronauti in orbita nella Stazione Spaziale Internazionale (Iss), tra cui l’italiano Paolo Nespoli attualmente impegnato nella missione Vita coordinata da Asi ed Esa, provando persino la consistenza gelatinosa, utile a non disperdersi in assenza di gravità, del succo di frutta consumato nello spazio”. Grande novità infine al termine del percorso espositivo di Cosmos Discovery anche la possibilità di sperimentare di persona le fluttuazioni e le accelerazioni gravitazionali a cui sono addestrati gli astronauti salendo sul Giroscopio Umano oppure, per i meno resistenti alle “turbolenze”, sentendosi parte dell’equipaggio spaziale davanti alla suggestiva plancia di comando del celebre Shuttle Columbia.