Ci sarà ancora da attendere per le nuove case dell’acqua in città, dopo quella di Japigia, inaugurata nell’ottobre del 2014. La convenzione tra Comune di Bari e Acquedotto pugliese, firmata ad aprile del 2016, prevedeva l’installazione di tre nuovi punti di distribuzione per questa estate, ma per il momento nulla è stato fatto. E la situazione della prima installazione a Japigia è notevolmente peggiorata, con serbatoi ormai sporchi e usurati che limitano la fluidità dei distributori, causando disagi ai cittadini che, ormai, usufruiscono sempre meno di questo servizio.
I ritardi per le nuove case dell’acqua
A spiegare a Borderline24 cosa è accaduto e il perché dei ritardi con le nuove apparecchiature è l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso. “I lavori hanno subito un rallentamento dovuto all’inadempienza del precedente aggiudicatario dell’appalto – ha dichiarato Galasso – questo ha portato alla risoluzione del contratto e all’affidamento dell’appalto alla società seconda classificata che si occuperà delle nuove installazioni”.
Le nuove case dell’acqua nasceranno in altri quartieri popolari di Bari: nella sede del III Municipio al quartiere San Paolo, in via Tresca vecchia a Bari vecchia e nell’Istituto Salesiano Redentore al quartiere Libertà. Sul nuovo progetto l’assessore Galasso ha voluto rassicurare i cittadini: “Visti gli esiti positivi della prima installazione sperimentale, abbiamo deciso di rinnovare il protocollo con l’Acquedotto pugliese per la realizzazione di questi tre punti di distribuzione, con la possibilità di un’ulteriore estensione. I cittadini possono stare tranquilli, il progetto funziona e va avanti”.
I disagi a Japigia
In merito invece ai serbatoi ormai usurati, dal Comune rassicurano: “Con il nuovo appalto saranno completamente sostituiti”. Borderline24 ha raccolto le proteste dei residenti e di quanti utilizzano il servizio, segnalando appunto difficoltà legate all’erogazione.