“Vogliamo evitare che per il Parco della Rinascita sull’area ex Fibronit si replichi una situazione analoga a quella di via Sparano il cui restyling, ancora oggi, non trova nella città adeguati consensi”. Attraverso una nota, Nicola Brescia, presidente del Comitato Cittadino Fibronit, interviene sulla situazione della riqualificazione della zona dell’ex fabbrica di amianto. Dopo la bonifica è il momento della progettazione dell’area verde che dovrà restituire definitivamente i terreni ante morti alla vita e ai cittadini.
Per questo il Comitato annuncia che si riunirà in un’assemblea aperta a tutti i cittadini domani, giovedì 5 ottobre, a partire dalle 19, nella parrocchia di San Francesco d’Assisi, al quartiere Japigia. Nell’assemblea pubblica, dopo aver ripercorso le tappe della vicenda Fibronit e illustrato cosa sta accadendo e cosa accadrà nell’area dell’ex stabilimento di manufatti in cemento amianto, si raccoglieranno le proposte dei cittadini per la realizzazione del nuovo parco.
“Siamo partiti da capannoni dai tetti pericolanti, da coperture in cemento amianto – scrive Brescia – che liberavano nell’aria fibre d’asbesto, e siamo giunti a bianchi teloni che avvolgono i grigi capannoni della Fibronit pronti per essere distrutti. Ci son voluti quasi due decenni per ottenere questi risultati, ma ora tutto questo sta accadendo. In questo modo il Comitato Cittadino Fibronit raggiunge il secondo obiettivo statutario dei tre previsti. Dopo la dichiarazione di inedificabilità, siamo alla messa in sicurezza definitiva dell’area dell’ex stabilimento Fibronit di Bari. Ora dobbiamo dedicare tutte le nostre energie al raggiungimento del terzo e ultimo obiettivo: il “Parco della Rinascita”.
L’obiettivo è quindi coinvolgere al massimo i cittadini per evitare situazioni spiacevoli. per questo l’assemblea si rivolgerà al sindaco Antonio Decaro “affinché faccia propria questa esigenza di partecipazione che i cittadini hanno dimostrato di avere e si faccia garante di trovare modi e tempi per coinvolgere nelle scelte l’intera città. Questo consentirà al Parco della Rinascita di appartenere ai cittadini che sicuramente avranno un motivo in più per amarlo, rispettarlo e salvaguardarlo dai tentativi di offesa che potrebbe subire”.