Aveva 15 anni Gaetano Marchitelli, nel 2003, quando fu ucciso per errore il 2 ottobre da un commando criminale mentre era al lavoro in pizzeria. Oggi, nel quattordicesimo anniversario dell’omicidio, è stato ricordato in una cerimonia pubblica cui hanno preso parte il vicesindaco Pierluigi Introna e il presidente del Municipio IV Nicola Acquaviva, accompagnati da Vitandrea Marzano, responsabile dell’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari. Alla deposizione di cuscino di fiori presso la lapide che ricorda il giovane in piazza Umberto I, a Carbonara, hanno partecipato i genitori di Gaetano Marchitelli, Don Ciotti, Daniela Marcone, il presidente regionale di Libera Mario Dabbicco e i volontari dell’associazione, oltre ai familiari di Giuseppe Mizzi e di Michele Fazio.
Introna, Acquaviva e Marzano hanno preso poi parte alla messa organizzata da Libera Puglia nella chiesa di Santa Maria del Fonte, a Carbonara, per ricordare Gaetano Marchitelli e Giovanbattista Tedesco, ucciso il 2 ottobre del 1989 dai killer della Sacra Corona Unita per non aver accettato di chiudere un occhio sui traffici illeciti che si svolgevano all’interno dell’Italsider di Taranto.
A celebrare la funzione in ricordo delle due vittime innocenti di mafia pugliesi don Luigi Ciotti, presidente di Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie.