Gaetano Salvemini sarà il protagonista della prima edizione dei “Granai della Memoria”, organizzata dalla Fondazione “Giuseppe Di Vagno (1889-1921)” con il coordinamento scientifico di Renato Camurri. Gli incontri, che vedono la partecipazione di docenti universitari, scrittori e giornalisti, si svolgeranno a Bari nell’Università degli Studi “Aldo Moro”, a Palazzo del Prete in piazza Cesare Battisti 1 a partire da domani martedì 3 ottobre.
Negli ultimi anni l’interesse per la biografia di Salvemini è cresciuto non solo in Italia ma anche negli Stati Uniti, dove Salvemini trascorse gli anni compresi tra il 1933 e il 1949, anno in cui rientrò definitivamente in Italia dove morì nel 1957.
Gaetano Salvemini non smise mai di denunciare gli antichi mali italiani: le inefficienze, gli scandali, il favoreggiamento dei potenti, il fallimento della scuola pubblica, le ingerenze clericali. L’occasione del 60° anniversario della morte può offrire l’opportunità per valorizzarne ulteriormente l’opera di storico, antifascista e intellettuale, partendo dalle acquisizioni più recenti che hanno ridefinito il profilo di Salvemini, presentandoci la figura di un intellettuale moderno, cosmopolita, aperto alle contaminazioni culturali che l’esperienza l’americana gli aveva proposto, difensore della democrazia, anticipatore della involuzione del sistema politico italiano nato dalla Resistenza.
Sei appuntamenti che mettono a confronto docenti dell’Università di Bari, con docenti ed esperti provenienti da ogni parte d’Italia. Si comincerà domani 3 ottobre alle 11 nell’aula Aldo Moro, parlando di Salvemini intellettuale cosmopolita con il docente di storia dell’Europa contemporanea dell’Università di Verona Renato Camurri, ed il professore di Diritto dell’Ue e direttore del dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Bari Ennio Triggiani.
Si continuerà ad approfondire la figura dello storico pugliese, saggista e giornalista, convinto meridionalista, alle 15 del 12 ottobre nell’Aula Vincenzo Starace con Elisa Signori, docente associato di Storia contemporanea all’Università di Pavia, e Carlo Spagnolo, professore di Storia contemporanea al dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Bari.
Il 18 ottobre alle 11, sempre nell’Aula Starace, sarà la volta dell’età degasperiana e della crisi del centrismo con Andrea Ricciardi, docente di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano e Silvio Suppa, professore di Storia del pensiero politico contemporaneo nel Dipartimento di Scienze politiche a Bari.
Gli incontri proseguiranno il 23 ottobre con Pier Paolo Portinaro, professore ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino e Cesare Preti, docente di storia e filosofia, coordinatore del comitato scientifico della fondazione “Giuseppe Di Vagno”.
Lunedì 30 ottobre si parlerà di Salvemini storico del fascismo in un incontro che vedrà protagonisti Mirko Grasso, insegnante di lettere all’Istituto agrario di Macerata, e dottore di ricerca e cultore della materia presso il Dipartimento di Storia, culture e civiltà dell’Università di Bologna, e Nicola Colonna, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Bari.
Chiuderanno il ciclo di incontri, il prossimo 6 novembre, con un dialogo su Gaetano Salvemini, Goffredo Fofi, saggista, critico teatrale e cinematografico, disincantato osservatore politico, Ernesto Galli della Loggia, storico e pubblicista, professore di Storia dei partiti politici all’Università di Perugia, editorialista de Il Corriere della sera, Alessandro Leogrande, giornalista e scrittore, e Giuseppe Moro, professore di Sociologia generale al Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Bari.
Granai della Memoria è il progetto della Fondazione Di Vagno per il triennio 2017-2019. Un progetto che comprende anche la scuola per buona politica ed i Festival Lectorinfabula e Lector in Tavola.
E’ organizzato con il patrocinio e il sostegno di MiBact, Regione Puglia – assessorato alle Industrie culturali e del turismo, Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari (Dipartimento di Scienze Politiche, Dipartimento di Studi Umanistici), Comune di Conversano e Comune di Molfetta, in collaborazione con la Rete delle scuole superiori di Molfetta e l’Istituto storico della Resistenza in Toscana.