Musi lunghi, volti increduli in casa Bari dopo la sconfitta per 1-0 in casa dello Spezia, frutto dell’unico tiro nello specchio della porta di un match a lungo apparso alla portata del Bari. “Di solito non parlo ai ragazzi a fine gara – ha spiegato l’allenatore biancorosso Fabio Grosso -. Stavolta l’ho fatto perché sentivo di dover dire una cosa che per me è importante. Ho detto loro che dobbiamo essere bravi a riconoscere le partite e a non farcele scivolare dalle mani. Da questa di oggi, avremmo dovuto portare a casa almeno un punto. Non ci siamo riusciti, nonostante, ripeto, la buona gara. Dovremmo continuare a lavorare su questo. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare ma purtroppo non abbiamo sfruttato le occasioni”. Nessun alibi, ma anche una bacchettata alla direzione di gara e a qualche “decisione arbitrale controversa che ci ha penalizzati. Non ho l’abitudine di commentare l’operato degli arbitri che possono sbagliare come i giocatori. Permettetemi, però, di dire che non mi è piaciuta nel complesso la gestione della partita, al di la dei singoli episodi”.
Incredulo anche Migjen Basha, che analizza l’avvio di campionato in chiaroscuro del Bari. “Certe partite sono inspiegabili. Non riesco ancora a capire – le parole del centrocampista albanese – come abbiamo fatto a perdere oggi. Al primo tiro in porta abbiamo preso gol. Non so se siamo noi o ci gira storto. Non abbiamo sfruttato la superiorità numerica. Avremmo dovuto, da quel momento in poi, attaccare meglio. Pressare alto, prendere qualche rischio in più. Sette partite e quattro sconfitte non sono un cammino positivo, se vogliamo fare un certo percorso. Dobbiamo riflettere su questo – ha concluso Basha – e capire che, in gare del genere, quando non si può vincere, non le possiamo perdere. Non ci piangiamo addosso, torniamo a casa con zero punti e mettiamoci a lavoro per la prossima gara. Assolutamente non facile”.