Si chiama Bari – Fluidia ed è la startup biotech che mira a rivoluzionare la diagnostica medica del cancro e di altre malattie ad elevato impatto sociale e che ha meritato un prestigioso riconoscimento, il premio Heroes 2017, assegnato a Maratea qualche giorno fa.
Creato un anno fa da Massimo Papale (ricercatore all’università di Bari) ed Elena Ranieri (professore associato di Patologia clinica dell’università di Foggia), il progetto Fluidia ha avuto accesso diretto alla semifinale del contest ‘Heroes, meet in Maratea’ dopo aver vinto la fase di preselezione nel corso del Festival dell’Innovazione e della Ricerca organizzato dall’Università di Foggia lo scorso 22 maggio.
La finale ha visto competere i 50 migliori startupper provenienti da tutt’Italia e sfidarsi a colpi di ‘pitch’ per esporre l’impatto sociale, economico ed innovativo del proprio progetto imprenditoriale dinnanzi ad una giuria di imprenditori, business angels, venture capital internazionali.
Il progetto
È un progetto che ha messo a punto una tecnologia per l’analisi quantitativa di biomarcatori (proteine) nella forma intera e modificata al fine di ottenere la diagnosi, la prognosi e il monitoraggio più accurato di molte patologie umane. Il primo prodotto si chiama test R/p-R, un saggio enzimatico che può permettere, mediante il dosaggio quantitativo della proteina Raf kinase Inhibitor Protein 1 (RKIP) nella forma intera e fosforilata (p-RKIP), la diagnosi precoce e la prognosi di alcuni tra i tumori più frequenti nell’uomo, quali: il tumore del rene, del polmone, del colon/retto e della mammella.
A breve partirà la fase sperimentale del test R/p-R su gruppo selezionato di pazienti con carcinoma renale a cellule chiare, in collaborazione con il Dipartimento dell’emergenza e trapianti d’organo (DETO) dell’università di Bari, prima dell’immissione sul mercato.
“Questo premio rappresenta un incentivo a fare ancora meglio ed una conferma che la strada intrapresa è quella giusta”, ha dichiarato Massimo Papale.
“Abbiamo investito in FLUIDIA perché abbiamo creduto nelle sue potenzialità e gli abbiamo concesso l’uso degli spazi dell’unità operativa di Nefrologia da me diretta nel dipartimento DETO. Il dott. Papale è uno dei migliori fellow che il mio gruppo di ricerca abbia avuto, prima all’università di Foggia e adesso al DETO. La valorizzazione dei giovani porta a questi risultati’, ha aggiunto il Loreto Gesualdo, presidente della Scuola di medicina dell’università di Bari.
Il premio, 20mila euro – di cui la metà in contanti e l’altra metà in servizi specialistici – sarà usato per consolidare la strategia aziendale e acquistare i reagenti necessari per l’esecuzione del test R/p-R nei pazienti selezionati.
“L’Università di Foggia si conferma trampolino di lancio per studiosi e innovatori ed il riconoscimento meritato premia il talento di un nostro ricercatore”, ha commentato Elena Ranieri, co-founder di FLUIDIA, studiosa nel campo oncologico da oltre 20 anni.