In Puglia l’innalzamento del livello del mare per fattori climatici e l’impatto antropico hanno ridotto le spiagge, che oggi registrano arretramenti anche di 10 metri all’anno”. L’allarme arriva da Giuseppe Mastronuzzi, geomorfologo dell’Università di Bari e coordinatore del gruppo di ricerca sulla morfodinamica costiera istituito dall’Associazione italiana di geografia fisica e geomorfologia (Aigeo).
Mastronuzzi annuncia una parte dell’attività di ricerca condotta negli ultimi tre anni lungo l’intera fascia costiera italiana, che viene presentata per la prima volta a Taranto venerdì 29 settembre assieme ai risultati del progetto Start sul rischio impatto di inondazioni eccezionali in Italia. La conferenza si tiene all’aula magna dell’ex convento San Francesco, sede del Dipartimento jonico dell’Università di Bari.
“Abbiamo scelto la Puglia per la divulgazione degli studi e per l’Associazione italiana di geografia fisica e geomorfologia – precisa Gilberto Pambianchi, presidente nazionale dei geomorfologi italiani – perché è una regione che ha una costa bellissima, ma duramente colpita da vari fenomeni di dissesto idrogeologico. Consegniamo alla comunità italiana e a chi è preposto alla pianificazione delle opere uno strumento scientifico che contribuirà al miglioramento della qualità della vita di tutti, alla sicurezza delle persone e dell’ambiente naturale”.