“Malgrado una legge nazionale ha da tempo disposto che entro il 30 settembre 2017 tutte le pubbliche amministrazioni devono procedere alla revisione straordinaria delle partecipazioni azionarie in società di capitali, a oggi (quando mancano 8 giorni alla scadenza) nulla l’amministrazione Decaro ha proposto al riguardo e nulla si sa”. Tuonano i consiglieri comunali di opposizione Giuseppe Carrieri, Filippo Melchiorre, Michele Picaro, Fabio Romito e Romeo Ranieri.
“Né la città e i cittadini, né i suoi rappresentanti istituzionali (consiglieri comunali), sono stati in alcun modo – e per tempo- coinvolti nel processo decisionale in tema. Tutto si sta (forse) svolgendo in ristrette stanze; tra poche persone – proseguono – eppure la scadenza del termine del 30 settembre non è di poco conto, sia perché la tematica riguarda le società comunali del capoluogo di Regione che drenano quasi il 50% della spesa corrente annuale del bilancio comunale (Amiu, Amtab e Multiservizi costano ogni anno oltre 110 milioni di euro), sia poiché superare tale data, vorrà dire per il Comune di Bari non poter esercitare i diritti del socio: nominare e revocare gli amministratori”
Sempre entro il 30 settembre le aziende dovrebbero presentare il piano di eventuali esuberi finalizzato a evitare che un’impresa pubblica del territorio assuma personale, mentre l’altra vicina è costretta a ridurlo. “Anche qui nulla si sa, anzi – in concomitanza del termine – Amtab e Multiservizi – proseguono i consiglieri – hanno attivato procedure di assunzione di personale a tempo indeterminato, che si contrappongono alle finalità della legge nazionale. Insomma il solito caos e la consueta approssimazione anche in questa tematica, che poteva essere una grande occasione per razionalizzare/ammodernare il sistema delle partecipate del Comune di Bari e che invero si risolverà in un mero adempimento burocratico”.
I consiglieri hanno inoltre ricordato i risultati dei sondaggi di gradimento su Amtab e Amiu.
“Entrambe – concludono – vengono sonoramente bocciate, visto che il 72% dei baresi intervistati ha dichiarato di essere insoddisfatto del servizio di mobilità pubblico. E il 60% dei baresi intervistati ha dichiarato di essere per nulla o poco soddisfatto dei servizi di pulizia di strade e marciapiedi, come effettuati da Amiu. Cittadini insoddisfatti, quindi, che pagano servizi che costano ogni anno centinaia di milioni di euro”.