Sequestrati due quintali e mezzo di pesce di dubbia provenienza. L’operazione è scattata ieri al porto di Bari. La Capitaneria ha individuato un furgone proveniente dalla Grecia.
Il prodotto, nello specifico dentici, gallinelle, ricciole, rane pescatrici e pesci San Pietro, era stivato nella parte più interna del mezzo, occultato da altro prodotto correttamente etichettato, proprio con il fine ultimo di far desistere i militari dall’eseguire controlli più accurati. Infatti alla richiesta di ispezionare il prodotto non immediatamente visibile mediante l’accesso da un portellone laterale del mezzo, il conducente ha tentato invano di dissuadere il personale operante, fingendo un guasto al sistema di apertura. È stato allora che i militari, insospettiti, hanno provveduto a scaricare tutta la merce smascherando lo stratagemma.
Sia al conducente del mezzo, che all’esportatore greco, sono state emesse sanzioni per un totale di 3.000 euro, unitamente al sequestro di tutto il prodotto rinvenuto per un valore sul mercato di circa 1.500 euro.