Dovrebbe far risparmiare tempo ai baresi, evitare file e attesa infinite negli uffici comunali e ridurre i costi. Ma il nuovo sistema informatico di cambio residenza, introdotto a luglio, per ora sta provocando più disagi che soluzioni. C’è chi ha impiegato 3 giorni per presentare la propria domanda per la variazione di residenza, qualcuno addirittura ancora non ce l’ha fatta nonostante ormai viva nella nuova casa da circa un mese. Tutta colpa – si fa per dire – delle doppie vie che esistono nei diversi quartieri di Bari (corso Vittorio Emanuele, ad esempio, presente a Carbonara, Palese e rione murattiano) che mandano in tilt il programma informatico e, in alcuni casi, di un database non aggiornatissimo. Ma andiamo con ordine.
Da luglio scorso per comunicare e ottenere il cambio di residenza non è più necessario recarsi neglu uffici comunali, ci sono due soluzioni che – sulla carta – dovrebbero essere più rapide: la prima, collegarsi dal proprio pc alla sezione dedicata del portale del Comune di Bari e procedere online; la seconda, rivolgersi ad uno dei Caf autorizzati.
Bene, sia con la prima che con la seconda opzione c’è un ostacolo che rende un’operazione all’apparenza “banale” un inferno: più di un cittadino, infatti, ha dovuto fare i conti con nomi di strade che il sistema informatico non “conosce” o che conosce parzialmente. Una signora (di cui non specifichiamo altri dati per tutelare la sua privacy), un paio di settimane fa – ci raccontano da un Caf di Bari – si è presentata in sede per chiedere la variazione di residenza in corso Vittorio Emanuele, a Palese. Per sua sfortuna, nel database del sistema informatico corso Vittorio Emanuele esisteva solamente a Carbonara e Bari. Il volenteroso dipendente del Caf per tre giorni ha provato a risolvere il problema contattando telefonicamente ogni possibile responsabile e referente degli uffici comunali interessati. Dopo 3 giorni il problema è riuscito a risolverlo, sapete come? Facendo compilare a penna – – la vecchia cara penna – la richiesta alla diretta interessata, per poi trasmetterla via fax agli uffici. Benvenuti nel 2017.