Dopo più di 21 anni dal fatto, resta senza colpevoli l’omicidio di Angelo Di Benedetto, ucciso per errore a Valenzano, in provincia di Bari, il 2 giugno 1996 in un agguato mafioso. La Corte di Assise ha assolto “per non aver commesso il fatto” il 62enne Pasquale Lamura, difeso dall’avvocato Sergio Ruggiero.
Per lui l’accusa aveva chiesto la condanna a 21 anni di carcere. La sentenza di primo grado arriva dopo oltre due decenni perché le indagini furono inizialmente archiviate e riaperte soltanto nel 2008, dopo le dichiarazioni di alcuni pentiti. Per l’omicidio altre due persone erano state condannate con rito abbreviato in primo grado ma poi prosciolte in appello nell’ottobre 2016 per intervenuta prescrizione. Nel processo erano contestati anche altri due fatti di sangue. Per l’omicidio di Michele Scannicchio, ucciso a Carbonara il 21 maggio 1997, la Corte ha condannato oggi Nicola Colella alla pena di 14 anni di reclusione e ha assolto Pietro Barbetta e Massimiliano Strisciuglio. Assolti con formula piena anche Giuseppe Balletta e Carlo Alberto Baresi, difesi dagli avvocati Filippo Spera e Antonio Vitulli, imputati per il tentato omicidio di Filippo Carella, risalente all’aprile del 1997