Sarà processato con il rito abbreviato il 29enne albanese Ogert Laska, accusato dell’omicidio della 71enne Rosa Maria Radicci, avvenuto nella villetta della donna nel rione Palese di Bari il 13 novembre 2016. La donna fu strangolata e incappucciata con una busta della spazzatura.
Il presunto assassino, che ha sempre negato di aver commesso l’omicidio, fu arrestato alcune settimane dopo il delitto grazie ai video di alcune telecamere di sorveglianza che lo avevano immortalato davanti alla villa della vittima. Le indagini della Squadra Mobile sono state coordinate dal pm Luciana Silvestris che nei mesi scorsi ha chiesto per il 29enne il giudizio immediato per omicidio volontario premeditato. L’imputato ha scelto il rito alternativo chiedendo però che il giudice disponga nuove perizie tecniche medico-legali e psichiatrica.
Stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti baresi, la donna sarebbe stata ammazzata per una vendetta nei confronti del figlio che, alcuni mesi prima, aveva licenziato il ragazzo albanese dal suo ristorante. Il processo inizierà il prossimo 2 ottobre e in quella data il gup del Tribunale di Bari Francesco Agnino deciderà se disporre le perizie chieste dalla difesa.