Alcuni indagati furono persino arrestati e portati in carcere, oggi il gup del Tribunale di Bari Alessandra Susca ha assolto “perché il fatto non sussiste” tutti gli imputati, fra i quali l’ex sindaco di Gioia del Colle, Sergio Povia. Erano coinvolti nella vicenda relativa alla presunta tangente da 100mila euro pagata da un imprenditore locale per aggiudicarsi la gara per la realizzazione di alloggi popolari.
Agli imputati, che nel febbraio 2015 furono anche arrestati, la Procura di Bari contestava, a vario titolo, i reati di corruzione e turbata libertà degli incanti. Oltre all’ex sindaco Povia, difeso dagli avvocati Michele Laforgia e Maurizio Tolentino, sono stati assolti anche il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Rocco Plantamura, difeso da Andrea Melpignano e Beppe Montebruno, i commercialisti Antonio Martielli e Nicola Bruno, difesi da Alessio Carlucci e Filippo Bottalico, la dipendente dell’ufficio urbanistico Rosa Sedora Celiberti, difesa anche lei da Tolentino.
Il giudice ha inoltre dichiarato il non luogo a procedere per gli altri due imputati che non avevano chiesto riti alternativi, il responsabile dell’ufficio urbanistica comunale Nicola Laruccia e l’architetto salernitano Nicola Manzo. Secondo il giudice, quindi, non ci fu alcuna irregolarità e tangente.