“L’ho uccisa perché voleva ammazzare la mia famiglia”. Sono alcune delle dichiarazioni rilasciate, durante l’interrogatorio terminato la notte scorsa, dal 17enne autore dell’omicidio di Noemi Durini, la 16enne di Specchia (Lecce), assassinata il 3 settembre scorso nelle campagne di Castrignano del Capo (Lecce).
E’ lì che il fidanzato dell’adolescente l’ha sepolta sotto un cumulo di pietre. Durante l’interrogatorio nella caserma dei carabinieri, il minorenne ha detto che sarebbe intervenuto per dissuadere Noemi, pronta a sterminare la sua famiglia, e di averla ammazzata con il coltello che lei si era portata dietro, proprio per portare a compimento le sue intenzioni.
Al termine dell’interrogatorio, una folla di oltre mille persone, ha provato a linciarlo, prendendo a calci anche l’auto dei militari che lo hanno portato via. Agli insulti ha risposto con un ghigno e delle smorfie.