Per il secondo giorno consecutivo sono ancora nascosti nella sabbia i cartelli di divieto di balneazione a Pane e Pomodoro. Anche questa mattina decine di turisti stranieri si sono tuffati tra le acque inquinate inconsapevoli del divieto (tradotto in inglese, spagnolo, tedesco e russo) scattato dopo l’acquazzone di lunedì scorso.
I cartelli non sono visibili perché tutte le transenne sono cadute sulla sabbia (da almeno 24 ore) probabilmente a causa del forte vento di maestrale. Come accade oramai da anni, la condotta Matteotti in caso di forti piogge riversa direttamente in acqua la fogna nera.