Durante il blitz della polizia a Japigia, che stamattina ha portato all’arresto di Giovanni Diomede, 54enne volto noto alle forze dell’ordine, e della figlia Serafina, 28enne incensurata e posta ai domiciliari, gli agenti della Mobile hanno anche scoperto e sequestrato alcune micro telecamere nascoste con ripresa audio e video. Le micro camere sono state trovate sia nell’appartamento di Diomede sia in una palazzina a pochi passi, dove abita un altro noto pregiudicato: “Grazie ad esse avevano un completo controllo della zona”, dicono dalla questura.
All’interno dell’abitazione degli arrestati, sono state trovate 4 pistole semiautomatiche calibro 9 e 3 pistole a tamburo “Smith & Wesson”, modello 357 Magnum. Tre delle pistole avevano la matricola abrasa e, pertanto, da considerarsi armi clandestine. Rinvenuta e sequestrata anche una pistola mitragliatrice di fabbricazione israeliana “Uzi”, calibro 9, completa di due caricatori e dall’alto potenziale di fuoco, nonché un silenziatore ed oltre 200 proiettili di vario calibro tra cui anche 20 proiettili calibro 7,62 per arma automatica tipo “kalashnikov”. Le armi, tutte perfettamente funzionanti, i proiettili e lo stupefacente, erano abilmente occultati in incavi nascosti nelle pareti dell’appartamento.
Sono in corso indagini, coordinate dall’Antimafia, per capire se le armi siano state usate nei recenti agguati criminali.