Lo sciopero di 164 docenti dell’Università Aldo Moro e del Politecnico, partito il 28 agosto, sta creando non pochi disagi agli studenti che non sanno ancora quali appelli saranno garantiti e quali salteranno. La mobilitazione nazionale è nata per denunciare i mancati scatti stipendiali della categoria e ha avuto oltre 5mila adesioni.
Oggi il rettore Antonio Uricchio ha inviato una lunga nota agli studenti ricordando le ragioni dello sciopero e le modalità di svolgimento: il caos sta generando non pochi problemi all’interno della comunità accademica.
“Risulta evidente – si legge nella lettera – che uno degli obiettivi di uno sciopero è quello di generare un disagio negli utenti del servizio pubblico. Un disagio che ha indotto molti docenti a non aderire allo sciopero, non perché non se condividano le motivazioni e neppure per evitare inutili spaccature all’interno di una categoria che deve restare unita a difesa della dignità dell’Università e della funzione docente, ma solo perché non si ritiene che gli studenti debbano pagare il prezzo di scelte sbagliate del governo nazionale. La comunità universitaria barese è quindi unita nel riconoscere la fondatezza delle ragioni della protesta. Auspichiamo tutti che il governo nazionale riconosca le giuste rivendicazioni dei docenti universitari ad un trattamento eguale agli altri pubblici dipendenti, come peraltro emerge dalle recenti dichiarazioni del Ministro agli organi di stampa”.