Troppe aggressioni, troppi medici picchiati e minacciati, ora si cambia. Ieri i rappresentanti di categoria e sindacali dei camici bianchi hanno incontrato il govenatore pugliese, Michele Emiliano e il direttore del dipartimento Salute, Giancarlo Ruscitti per affrontare la questione sicurezza.
E’ in fase di studio un provvedimento sperimentale: considerando che quelli che corrono più rischi sono principalmente i medici di guardia, si sta pensando di concentrare in un’unica sede per comune i camici bianchi. Nel dettaglio, il progetto prevede questo: dalle 22 e 30 in poi, i medici di guardia notturna si trasferirebbero in un’unica struttura attrezzata da individuare, in modo da non essere costretti a lavorare soli in edifici nemmeno sicuri. Il triage verrebbe fatto telefonicamente, nei casi più urgenti il medico, accompagnato sempre da un ausiliario, si recherebbe a casa del paziente per la visita.
Si tratta di una proposta che, però, è stata condivisa da tutti e che potrebbe entrare in una fase sperimentale a breve. Non solo: è stato dato il via libera all’istituzione di un Osservatorio regionale per registrare e analizzare i casi di violenza subiti dai medici. Uno strumento che potrebbe tornare utile per capire come intervenire in maniera più efficace, studiando la casistica.