Ha subito in poco meno di due ore un furto di 12 quintali di mandorle. Affida ai social la sua rabbia un agricoltore di Palo del Colle che racconta cosa è accaduto.
I ladri, dopo aver saccheggiato il suo campo, sono scappati, lasciando a terra solo un quintale di mandorle. Indagini in corso per risalire ai responsabili, ma per il momento non sono stati identificati. “Ovviamente – scrive l’agricoltore – i ladri hanno agito in maniera forsennata sugli allberi sfregiando gli stessi e lasciando a terra mandorle in maniera sufficiente per potermi divertire oggi a spaccarmi la schiena per sei ore per raccogliere i rimasugli della loro malefatta. Va tutto bene. Neve, siccità e gradine quest’anno… Non vorremo mica farci mancare i ladri? Io non mollo come anche migliaia di colleghi come me. Ma siamo soli”.
Ad affiancare la sua rabbia anche la Coldiretti. “Le nostre mandorle vanno letteralmente a ‘ruba’ in campagna – denuncia il delegato confederale di Coldiretti Bari, Angelo Corsetti – perché sono poche e di ottima qualità per cui spuntano prezzi che allettano la malavita locale. Non si contano più i furti, soprattutto in provincia di Bari, dove i nostri imprenditori si stanno organizzando in ronde notturne, mettendo a repentaglio la propria incolumità. Chiediamo al Prefetto di Bari di intervenire con tempestività e fermezza. Spesso gli agricoltori devono addirittura anticipare la raccolta dalla prima decade di settembre ad agosto proprio per tentare di contrastare i furti. Nel territorio tra Grumo, Palo e Toritto si tratta di vere e proprie squadre organizzate che agiscono di notte e riescono a portare via fino a 3/4 quintali di mandorle alla volta. A Palo del Colle in poche ore la notte scorsa sono spariti 20 quintali di mandorle dalle campagne di sole 2 aziende agricole. Praticamente non dormono più per presidiare la produzione”.
In Puglia le mandorle sono prevalentemente coltivate nelle province di Bari (12.200 Ha, pari al 63% della superficie pugliese coltivata) e Brindisi (4.500 Ha, pari al 23% della superficie pugliese coltivata), rispettivamente con una produzione di 158.500 quintali (pari al 60% dell’intera produzione pugliese) e 54.000 quintali (pari al 20% dell’intera produzione pugliese), a seguire le province di Foggia, Taranto e Lecce.
“E’ un fenomeno che si ripete ormai senza soluzione di continuità da 4 anni – incalza il Direttore di Coldiretti Bari, Marino Pilati – e costringe gli agricoltori a vigilare di notte, perché sono tanti i casi che vengono segnalati quotidianamente. Il danno si aggiunge alla beffa, considerata la violenta grandinata che ad agosto ha letteralmente devastato i campi delle aree rurali di Palo del Colle, Grumo, Toritto, Bitetto, e ancora Molfetta e Terlizzi con gli alberi quasi ‘potati’ dai chicchi di grandine”.