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Manca il personale, Canne della Battaglia visitabile solo quattro giorni a settimana: “L’emergenza riguarda 12 siti in tutta la Puglia”

Pubblicato da: Stefano Inchingolo | Mar, 5 Settembre 2017 - 19:00
Canne Della Battaglia

La polemica che corre sul web per l’apertura a singhiozzo dell’Antiquiarium di Canne della Battaglia ed annessa Cittadella, che risulta essere visitabile dai turisti solo 4 giorni alla settimana, è dovuta alla carenza di personale.

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La direttrice Miranda Carrieri conferma: “A Canne della Battaglia lavorano cinque assistenti alla fruizione e vigilanza che riescono a garantire l’apertura soltanto quattro giorni su sette, per nove ore –  continua la dirigente – Due di loro sono a tempo determinato, siamo riusciti a strapparli al ministero dei Beni culturali attraverso la sua società in house Ales-Arte lavoro e servizi spa, ma a il 1 ottobre andranno via. Anche una unità del Polo Museale è stata attinta dalla forza organica quale volontario dal Castello Svevo di Trani, e che forse dal 1 novembre tornerà a Trani”.

Il territorio del parco e l’annessa cittadella hanno riaperto il 1 maggio, dopo un’importante restauro costato ben un milione 400mila euro, fondi Cipe dalla Regione Puglia, mentre l’Antiquarium ha riaperto i battenti il 2 agosto, giorno in cui ricorre la storica battaglia fra i cartaginesi e romani.

In Puglia, oltre a Canne dlla Battaglia, ci sono infiniti tesori e musei visitabili dai turisti soltanto part time.

“Ci dispiace enormemente di quanto accaduto, anche e non solo, ai 18 studiosi italo-australiani arrivati martedì 29 agosto a Barletta per visitare l’Antiquarium e il Parco archeologico di Canne della Battaglia, purtroppo anche altri turisti stranieri ed italiani, di passaggio a Canne della Battaglia, sono costretti a rinunciare se non riescono a modificare l’itinerario ed il periodo di soggiorno perché il sito è aperto soltanto dal giovedì alla domenica dalle 10,00 alle 18.30”.

Anche il giorno di Ferragosto, data infrasettimanale di chiusura, è stata prevista un’apertura straordinaria: sono stati 219 i visitatori che hanno percorso il sito e apprezzato la nuova sala multimediale. A fuoco incrociato sia la direttrice sia i sindacati Fp Cgil stanno predisponendo una nota da inviare al ministro Dario Franceschini per una proroga dei contratti a termine ed una soluzione che non sia temporanea.

“È comunque un pannicello caldo, serve un piano occupazionale serio”, spiega il referente sindacale per la Bat, Luigi Marzano.

Nei musei e nei siti archeologici, Polo Museale della Puglia, il personale è carente ovunque e si lavora a giorni alterni. Stando alla dotazione organica decisa con decreto ministeriale nel 2016, e già tagliata dalla precedente, gli assistenti alla fruizione e vigilanza dovrebbero essere 121, distribuiti fra i 13 siti regionali gestiti dal Mibact.

“Rispetto a questi numeri già risicati – spiega il coordinatore Fp Cgil Puglia dei beni culturali, Matteo Scagliarini – siamo sotto di un 30 per cento, con il personale effettivo di operatori che ne conta 92”. Scagliarini riflette poi sulle conseguenze del turnover: “La media dei dipendenti è di 58-59 anni. E questo vuol dire che bisogna far presto con le nuove assunzioni – spiega –  Intanto oltre a Canne della Battaglia ci sono altri 12 siti che  non possono rispettare l’accesso ai turisti previsto dall’accordo nazionale di produttività, firmato nel 2001 da ministero e sindacati, che prevede l’apertura delle strutture sei giorni su sette per 11 ore su 24”.

“Anche a Copertino – chiarisce ancora il coordinatore – l’apertura del castello è prevista soltanto la mattina. E nei giorni festivi resta chiuso. Sono solo quattro le unità di personale”. Al Museo Jatta di Ruvo di Puglia la situazione sarebbe al limite della chiusura: vi lavorano tre operatori, due dei quali andranno in pensione il prossimo anno. Al castello di Gioia del Colle operano cinque assistenti, al Parco di Monte Sannace addirittura due. “E quando ci consegneranno il Castello Svevo di Bari, non sapremo come fare perché non potremo garantire la gestione in sicurezza del primo piano”, conclude Scagliarini.

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