Caos all’Ospedaletto con piccoli pazienti in attesa per molte ore per poter essere visitati. La denuncia è del consigliere comunale Michele Caradonna. Sotto accusa la mancanza di personale: è infatti prevista la presenza di un solo medico di turno, anche nei festivi e prefestivi, anche nei turni notturni quando la richiesta di assistenza aumenta.
“Anche durante gli ultimi sopralluoghi effettuati è emersa la stessa situazione di mesi fa- spiega Caradonna – in tarda serata più di 10 bambini in attesa di soccorso. Molte le lamentele raccolte dai genitori, preoccupati per quanto accaduto al proprio figlio e provati da una lunga attesa”.
La Regione Puglia a febbraio di quest’anno ha previsto l’estensione del Progetto Scap che prevede visite pediatriche gratuite proprio nei pronto soccorso, per snellire appunto le richieste da codice verde, su tutto il territorio regionale, ma il bando per il reclutamento dei pediatri che su base volontaria aderiranno al progetto è stato pubblicato solo a luglio. Anche il Giovanni XXIII rientra tra gli ospedali dove si prevede l’avvio del progetto.
“Ho richiesto al direttore Dattoli- continua Caradonna – informazioni sull’avvio del progetto Scap, Informazioni utili per poter almeno prevedere in che misura l’attivazione del nuovo servizio possa essere efficace nella risoluzione delle problematiche emerse”.
Ma per Caradonna l’avvio del progetto Scap non risolve la situazione complessa dell’Ospedaletto. Nei criteri generali della delibera di approvazione si indica come attivazione sabato e prefestivi, domenica e festivi dalle 8 alle 20. “Restano – prosegue – le criticità delle fasce notturne e tutte le problematiche legate a una evidente carenza di personale medico che andrebbe ad ogni modo integrato al fine di evitare turni massacranti e continui che mettono a dura prova la professionalità dei medici. Gli assistiti, in questo caso minori hanno diritto a una adeguata e tempestiva assistenza. Trovo disumano che, per carenza di personale, i bambini restino in attesa anche per 4 ore prima di essere visitati”.
Il consigliere chiede anche di attrezzare la sala da attesa a misura di bambino.
“I bambini arrivano tra le lacrime, un ambiente più colorato, un gioco o matite e fogli da colorare potrebbero aiutare i genitori nel difficile compito di rasserenarli in attesa della visita, anche a Bari ci sono strutture sanitarie dove per le attese dei bambini si sono adeguati dei piccoli spazi, un piccolo investimento – conclude – di tempo più che di denaro che denota comunque una attenzione che evidentemente al pronto soccorso pediatrico non c’è”.