Anche in provincia di Bari e nella Bat sono partiti i controlli negli allevamenti, centri di commercializzazione all’ingrosso e piattaforme della grande distribuzione a caccia di eventuali partite di uova contaminate dal fipronil, un insetticida. Dopo l’allarme scattato in tutta Europa, i carabinieri del Nas di Bari stanno eseguendo, insieme agli ispettori del Servizio veterinario delle Asl, ispezioni e prelievi.
Il fipronil viene usato nei prodotti veterinari per combattere pulci, zecche e pidocchi, ma è vietato l’uso negli allevamenti e sugli animali destinati al consumo alimentare è vietato. I campioni di uova e prodotti derivati prelevati sono stati inviati alla sezione di Putignano dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata. Al momento non sono stati individuati possibili casi di infezione, sono stati eseguiti una cinquantina di campioni ma bisognerà attendere le verifiche delle analisi per avere la certezza.
In Italia sono 8 i campioni contaminati e 91mila i chili di uova sequestrati in via cautelare (106 contaminati saranno distrutti). Nelle ultime ore, sequestrate 60.000 uova per consumo umano e 32.000 per consumo animale tra Viterbo e Ancona. Otto responsabili saranno denunciati alla magistratura.