Palazzine fatiscenti occupate abusivamente, campo rom sgomberato e ripopolato dopo pochi giorni, discariche a cielo aperto in successione, area di “sosta” per le prostitute. Sono il simbolo dello stato d’abbandono in cui versa il lungomare a sud di Bari, in particolare nella zona (lato terra) a pochi metri di distanza dalla spiaggia pubblica di Torre Quetta e dal nuovo lido privato Doremar.
Seguendo i sentieri tracciati tra i terreni incolti si arriva facilmente a un campo rom: come mostra il video e le immagini sottostanti, si contano decine di camper o roulotte con biciclette, automobili parcheggiate, cane domestico senza guinzaglio, bombole di gas lasciate all’esterno dell’accampamento.
Poco distante si aggiungono anche quattro edifici in pessime condizioni, in passato con gli ingressi murati dai mattoni che poi sono stati distrutti. Anche qui si nota il via vai di rom e migranti che vivono stabilmente senza elettricità e acqua corrente.Tutta la campagna circostante è disseminata da rifiuti di ogni tipo: dai resti di fotocopiatrici e frigoriferi, vetri e bottiglie, ai cumuli di amianto, porte e finestre. Tra le erbacce sono ben visibili anche centinaia di profilattici usati e fazzoletti sporchi gettati da prostitute e clienti.