La Procura di Bari ha chiesto l’archiviazione dell’indagine sulla morte del 42enne di Cellamare Pietro Genchi, deceduto il 14 agosto 2015 dopo il ricovero in tre diversi ospedali e un intervento al cuore.
Secondo la magistratura barese, nonostante i medici non avessero diagnosticato in tempo una disseccazione aortica, nessuna terapia avrebbe comunque salvato il 42enne, morto a causa di una insufficienza cardiaca di cui l’uomo soffriva da tempo. La famiglia, difesa dall’avvocato Daniela Castelluzzo, annuncia che farà opposizione alla richiesta di archiviazione.
Nel fascicolo erano indagati 19 medici con l’accusa di omicidio colposo, sette sanitari della clinica barese Mater Dei, altri sette dell’ospedale Fallacara di Triggiano e cinque del Policlinico di Bari. Genchi era stato ricoverato per circa venti giorni nella clinica Mater Dei, fino alla fine di luglio, a causa di disturbi respiratori. Qui i medici – secondo i consulenti della Procura – avrebbero sbagliato la diagnosi e la successiva terapia.