Nella giornata di ieri, a Mola di Bari, la Polizia di Stato ha sottoposto un giovane di 21 anni, con precedenti per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, alla misura del divieto di accesso all’interno di pubblico esercizio e del divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze dello stesso.
Il giovane fu tratto in arresto, il 22 aprile 2015, per detenzione ai fini di spaccio di hashish nei pressi di un bar ubicato in via De Gasperi e condannato con sentenza del Tribunale di Bari il 5 novembre 2015, divenuta irrevocabile il 29 novembre dello stesso anno, alla reclusione di 10 mesi e 20 giorni. Il Questore di Bari, dirigente generale Carmine Esposito, ha quindi disposto, per ragioni di sicurezza, il divieto di accesso per il periodo di due anni al bar in questione e ad esercizi analoghi, e il divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi.
Nel caso di specie, per la prima volta a Bari, i poliziotti della Divisione Polizia Anticrimine della locale Questura hanno dato applicazione all’articolo 13 del decreto legge 20 febbraio 2017 , convertito in legge ad aprile, circa disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città. L’articolo prevede che nei confronti delle persone condannate, nel corso degli ultimi tre anni, con sentenza definitiva o confermata in grado di appello per la vendita o la cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope, in relazione a fatti commessi all’interno o nelle immediate vicinanze di locali pubblici o aperti al pubblico, il questore possa applicare la misura del divieto di accesso nel locale ove è stato commesso il reato e nelle sue immediate vicinanze.