Mani sui fianchi e poche vendite, strutture fatiscenti e assenza di un depuratore dell’acqua marina. Continua la lenta crisi del tradizionale mercato del pesce di Bari, al molo San Nicola: “Ci restano solo i turisti stranieri”, conferma un pescatore di Nderr la lanz che sul marciapiede ha allestito come al solito un banchetto fatto di cassette di plastica, contenitori di polistirolo, sacchi e l’immancabile bilancia antica con i pesi. Anche subito dopo ferragosto con il lungomare semi deserto (percorso solo dai turisti diretti alla spiaggia di Pane e Pomodoro) e gran parte delle attività commerciali del quartiere murattiano in ferie, il mercato diurno del molo San Nicola resta aperto con otto bancarelle ricche di pesce fresco a prezzi popolari.
Ma da un lato c’è la diffidenza di una parte dei clienti baresi per le condizioni igieniche delle acque marine utilizzate (pesa l’assenza di un adeguato sistema di depurazione). Dall’altro, i pescatori richiedono a gran voce l’avvio dei lavori di ristrutturazione del porticato tra bancali in marmo fatiscenti e le condotte fognarie maleodoranti e che si intasano quotidianamente.