Se non arriveranno altre condanne definitive, il boss di Japigia, Savino Parisi, tornerà libero tra un anno e mezzo circa, nel gennaio del 2019. E’ quanto si legge negli atti processuali che, oggi, hanno portato alla notifica da parte dei carabinieri di un provvedimento di cumulo pene da scontare per il capo mafia.
Dei 27 anni accumulati al termine dei diversi processi penali, gli restano da scontare ancora 6 anni, un mese e 28 giorni di detenzione: questo il calcolo fatto dai giudici della Procura generale presso la Corte d’appello di Bari, che hanno anche revocato circa 3 anni di indulto di cui Savino Parisi ha usufruito fra il 1986 e il 1989. Il conteggio dei 6 anni che gli restano da scontare è partito nel marzo del 2016, quindi in definitiva mancano ancora circa 4 anni e mezzo. La sua pena dovrebbe finire il 4 maggio del 2022 ma considerati i 1.215 giorni di liberazione anticipata che ancora gli spettano potrebbe tornare libero – se non detenuto per altra causa – il 5 gennaio del 2019, fra circa un anno e mezzo. A carico di Parisi sono tuttavia in corso almeno altri tre processi.
Parisi è ritenuto capo dell’omonimo clan operante sul quartiere Japigia di Bari ove da mesi è in atto una vera e propria guerra tra fazioni contrapposte, per il controllo del territorio, che ha fatto registrare diversi gravissimi fatti di sangue, nei quali, tra l’altro, hanno perso la vita tre pregiudicati.