Aveva nascosto un fucile a canne mozzate calibro 12 nel terreno adiacente la sua abitazione, e per tale motivo i carabinieri hanno fermato Girolamo Perna, 26 anni, di Vieste, riuscito a scampare negli anni scorsi a due agguati criminali. Il fucile recuperato è risultato rubato nel 1995 ma perfettamente conservato e pronto a sparare, con due pallettoni già inseriti in canna. Girolamo Perna è ritenuto dagli inquirenti vicino alle famiglie mafiose di Vieste Notarangelo e Raduano. A recuperare l’arma, abilmente celata nel terreno nella disponibilità di Girolamo Perna, sono stati i carabinieri del gruppo “Cacciatori di Calabria e Sardegna” giunti in rinforzo sul Gargano, dopo l’agguato in cui il 9 agosto scorso sono morte a San Marco in Lamis quattro persone e dopo i recenti fatti di sangue avvenuti nella provincia a causa di violenti contrasti tra clan. Sull’arma verranno eseguiti tutti gli accertamenti tecnici per verificare se la stessa sia stata utilizzata o meno in altri fatti di sangue.
Un altro sequestro di armi nel Foggiano, il quarto in pochi giorni dopo il quadruplice omicidio di mercoledì scorso a San Marco in Lamis, è stato eseguito a Lesina. I carabinieri hanno arrestato un pregiudicato che custodiva un arsenale: pistole, munizioni, bombe e persino uniformi dei carabinieri.
In manette è finito il 39enne Luigi Di Palma, ristoratore: nel corso di uno dei controlli i militari hanno recuperato: due uniformi, sette pettorine con la scritta “carabinieri”, una pistola semiautomatica Beretta calibro 7.65, una pistola semiautomatica marca Smith & Wesson calibro 9×19; un silenziatore per pistola, 46 cartucce calibro 7,65, 35 cartucce calibro 38, due ordigni di fabbricazione artigianale (oltre 4 chili), caricati a polvere pirica e con inneschi elettrici, 8 chili di marijuana, 17 ovuli di hashish, 91 telefonini.