DOMENICA, 17 NOVEMBRE 2024
77,315 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
77,315 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Estorsione aggravata dal metodo mafioso, in manette pregiudicato del clan Libergolis

Pubblicato da: redazione | Sab, 12 Agosto 2017 - 11:30
Polizia

Deve scontare una pena residua di otto mesi e 29 giorni di reclusione, senza sospensione, per i reati di estorsione aggravata anche dal metodo mafioso, Tommaso Pacilli, il pregiudicato classe 1971 arrestato stamattina a Monte Sant’Angelo dalla Polizia di Stato. Il personale della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Bari e Foggia, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, ha eseguito l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello del Tribunale di Bari. I fatti, accertati dalle indagini svolte dai suindicati Uffici, sono stati commessi nel dicembre 2010 e nel gennaio 2011 a Monte Sant’Angelo (Foggia) in danno di esercizi commerciali della zona.

L’arrestato è fratello del noto pregiudicato Giuseppe Pacilli, nato a Monte Sant’Angelo (FG), un anno più giovane, detto “Peppe u’ montanar”, pluripregiudicato anche per associazione di stampo mafioso ed omicidio, già inserito nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi del Ministero dell’Interno. Questi è noto elemento di spicco della c.d.“mafia del Gargano”, appartenente al clan “Libergolis” che da anni si contrappone al clan dei “Romito”. A carico di quest’ultimo, lo scorso 4 luglio, personale della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Bari aveva dato esecuzione ad ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello del Tribunale di Bari, dovendo espiare la pena di 11 anni e 4 mesi di reclusione per i reati di estorsione pluriaggravata, anche dall’utilizzo del metodo mafioso, detenzione e porto illegale di armi da fuoco; reati commessi in Monte Sant’Angelo,  sempre negli anni 2010 e 2011.

Il provvedimento restrittivo emesso a carico di Pacilli era stato eseguito presso la Casa Circondariale dell’Aquila ove lo stesso si trovava detenuto in espiazione di pena definitiva in carcere per altra causa. Contestualmente, analogo provvedimento restrittivo era stato eseguito anche a carico del pregiudicato Matteo Pettinicchio, classe 1985, di San Giovanni ROtondo ma residente a Monte Sant’Angelo, che deve scontare 5 anni, 5 mesi e 21 giorni di reclusione per i reati di estorsione e rapina pluriaggravata, anche dall’utilizzo del metodo mafioso, commessi insieme ai fratelli Pacilli.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Arriva sempre in ritardo e viene...

Arrivare in ritardo al lavoro è qualcosa che può capitare a...
- 17 Novembre 2024

A Putignano torna “San Martino –...

Putignano si prepara ad accogliere la terza edizione di San Martino...
- 17 Novembre 2024

Qualità della vita, la provincia di...

Tra le 107 province italiane esaminate, quella di Bari è 71/a...
- 17 Novembre 2024

Enrico Brignano a Bari con il...

A 35 anni dalla prima messa in scena di una rappresentazione...
- 17 Novembre 2024