Fiori e targhe lasciate da parenti e amici sul guard-rail ricordano da anni le vittime della Tangenziale di Bari. Ma la cronaca cittadina continua a raccontare la pericolosità della SS 16 Adriatica nel tratto compreso tra Santo Spirito e Torre a Mare: incidenti mortali o con feriti gravi si ripetono periodicamente nei 29 chilometri di strada in gran parte a 3 corsie per senso di marcia (dall’uscita 4 all’uscita 14) che presenta ben 24 svincoli a raso.Un collegamento fondamentale con il porto e per raggiungere la Puglia meridionale che secondo i dati Anas è attraversato quotidianamente da 80 mila veicoli, con punte di traffico a passo d’uomo durante i weekend estivi. L’alta velocità di percorrenza delle automobili è il primo grande problema per la tangenziale di Bari: solo una parte degli automobilisti rispetta il limite che varia dai 90 ai 70 km/h. Mezzi pesanti, scooter, automobili di lusso, autobus lumaca dell’Amtab si contendono la corsia d’accelerazione a colpi di clacson e senza alcun rispetto del codice della strada.
Come mostra il video, il tratto di maggior criticità per la viabilità stradale riguarda i “curvoni” di Palese: il percorso è di difficile percorrenza a causa della rapida successione di due curve lunghe. L’asfalto in quel tratto però appare in buone condizioni con frecce luminose e cartelli stradali.
E’ il cambio da selciato drenante a quello vecchio e impermeabile a creare dislivelli, in diversi punti la strada è segnata anche da buche e lunghe traccie verticali nell’asfalto. Rallentamenti si registrano sistematicamente nei pressi dell’uscita Bari-Mungivacca, sia per l’allacciamento con la tangenziale 100 direzione Taranto sia per la vicinanza di un centro commerciale. Lunghe code, fino a 10 km, mandano in tilt il flusso dei vacanzieri diretti a sud, in prossimità dell’uscita di Japigia-via Caldarola anche a causa del restringimento della carreggiata (da tre a due corsie). In ultimo, il sistema di illuminazione notturna da Santo Spirito in direzione Foggia è stato segnalato completamente fuori uso.