“La risposta dello Stato rispetto alla morte di due innocenti sarà durissima“. A parlare è il ministro dell’Interno Marco Minniti al termine del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto questo pomeriggio a Foggia, dopo l’agguato di mercoledì a San Marco in Lamis in cui è stato ucciso un boss mafioso con altre tre persone, di cui due testimoni innocenti.
“Questa riunione serve a dimostrare che la partita che si gioca a Foggia è una partita di carattere nazionale – ha detto Minniti – abbiamo di fronte un’organizzazione criminale che ha le caratteristiche della mafia, possiede una struttura chiusa tenuta insieme da principi di omertà. Non ci sono collaboratori di giustizia, in analogia per esempio con la ‘ndrangheta”. Il ministro dell’Interno ha sottolineato l’importanza strategica della zona del Gargano, che “è di fronte all’Albania, da dove arriva la maggior parte del traffico di stupefacenti”.
Il ministro ha annunciato l’arrivo di 192 unità operative, il rafforzamento delle squadre mobili, del reparto Ros e della Guardia di Finanza per migliorare la capacità investigativa, e un protocollo d’intesa per l’uso delle moderne tecnologie: videosorveglianza, sistemi satellitari e droni“.
Il governatore Michele Emiliano si è rivolto ai sindaci presenti e che hanno partecipato al vertice. “La Regione non vi abbandonerà – ha detto – inoltre il 21 marzo si terrà a Foggia la giornata nazionale del ricordo delle vittime di mafia”.