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Università di Bari, 15 borse di studio per gli studenti rifugiati

Pubblicato da: redazione | Sab, 5 Agosto 2017 - 07:15

Fares Fathalla (Iraq) potrà iscriversi ad Odontoiatria, Noreen Albert (Pakistan) potrà immatricolarsi al Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Latifat Kuti (Nigeria) si iscriverà ad Economia e Commercio, Suzan Abdulrazak Ahmed (Iraq) si immatricolerà a Scienze Biologiche. Nura Abdullahi (Nigeria) e Muhammad Shafaqat (Pakistan) si iscriveranno direttamente alla Laurea Specialistica in Relazioni Internazionali e Studi Europei avendo già ottenuto, attraverso il Servizio di Ateneo Uniba CAP (www.uniba.it/centri/cap), l’equiparabilità del titolo di studio triennale conseguito nel proprio Paese d’origine.

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Per il secondo anno l’Università di Bari si aggiudica il maggior numero di borse di studio del Ministero dell’Interno, della Crui e dell’Andisu per sostenere il diritto allo studio di studenti rifugiati.

Potranno iscriversi al secondo anno dei corsi di Lingua e Letteratura Straniera inoltre Mostafa Jeean, siriano, Khairy Aboghal, palestinese, Sophia Baras yemenita, Umar Farooq del Pakistan, Afana Bella Dieudonne del Camerun, Ghaith Al Saadi iracheno; così come Lamin Camara, gambese si iscriverà al secondo anno del Corso di laurea in Economia e Commercio, Afewerki Ghebremichael dall’Eritrea e Stephen Ogbonna (Nigeria) proseguiranno il percorso di studi in Scienze Politiche, relazioni internazionali e studi europei.

Tutti i 15 studenti rifugiati hanno conseguito i crediti formativi necessari per ottenere la seconda annualità della borsa di studio ministeriale. “Il tutoraggio e l’accompagnamento riservato a  questi studenti – spiega la professoressa Fausta Scardigno, presidente del Cap – è determinante per conseguire i risultati di successo formativo”.

Restano invece in attesa di una nuova valutazione delle loro pratiche Ezukuse Godwin, 24 anni, nigeriano, Fareeda Sedeeq, 28 anni, irachena, Barkat Suleman, 53 anni, pakistano – titolari di protezione internazionale – Abdoulaye Sylla, 19 anni e Mohamed Lamine Dabo, 28 anni, guineani, Sohail Roshan, 37 anni, pakistano e Bernard Benjamin, 20 anni e Jenifer Jacob, 24 anni, nigeriani. Tutti loro vorrebbero iscriversi ad Uniba e riprendere il percorso di studio interrotto nel proprio Paese.

“Siamo l’unica Università italiana – spiega il rettore Antonio Uricchio – ad avere istituito uno specifico servizio di Ateneo Cap che prende in carico i bisogni formativi dei rifugiati e offre loro una chance reale di integrazione culturale, chance vantaggiosa per la nostra Università e per l’intero Paese”.

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