Il Comune di Bari ha pubblicato un avviso esplorativo per acquisire e selezionare idee progettuali promosse dalle associazioni baresi sui temi dell’innovazione sociale e culturale, rivolte ai giovani ricompresi nella fascia di età 18-25 anni e che rientrano nella cosiddetta categoria dei NEET (Not in Education, Employment or Training). Il Comune, infatti, intende acquisire idee e partenariati per candidarsi come capoluogo di città metropolitana al Bando RESTART promosso dall’ANCI, che dispone di una dotazione finanziaria complessiva di € 2.150.000,00 per sostenere proposte progettuali di innovazione sociale, prevenzione e contrasto al disagio giovanile, promosse dai capoluoghi di città metropolitane o dalle Province.
L’ obiettivo di questo avviso promosso dal Comune, che sarà presentato ai cittadini giovedì 3 agosto a Spazio Giovani, è individuare le migliori idee e risorse sul territorio per condividere una proposta progettuale efficace e condivisa sul coinvolgimento dei NEET da presentare ad ANCI entro la scadenza nazionale prevista per il15 settembre 2017. Potranno inoltrare domanda al Comune le associazioni, in particolare quelle giovanili, in forma singola o in rete con altre associazioni e/o enti pubblici e privati. In caso di proposta in partenariato il capofila della rete dovrà essere necessariamente essere un’associazione giovanile e avere sede legale da almeno 1 anno nel Comune di Bari. Le proposte dovranno avere come obiettivo quello di stimolare la creazione di nuove soluzioni e processi di intervento a livello locale che puntino a valorizzare il protagonismo giovanile, coinvolgendo attivamente le nuove generazioni escluse dai percorsi formativi e di lavoro, in processi di inclusione sociale, culturale ed economica.
Le aree di intervento individuate da ANCI per RESTAR sono 8:
- condivisione di spazi, beni e servizi ossia progetti mirati a facilitare la condivisione di risorse pubbliche e/o private offrendo nuove opportunità di utilizzo e riuso;
- sostenibilità ambientale: progetti di valorizzazione di aree verdi per la promozione di stili di vita sostenibili;
- mobilità: progetti per la ridefinizione dei sistemi di trasporto nelle aree caratterizzate da forte disagio in termini di offerta e domanda debole;
- supporto alle filiere produttive: progetti mirati alla valorizzazione di produzioni e tipicità locali anche a fini di sviluppo turistico;
- integrazione: progetti e servizi innovativi nell’ambito dell’animazione territoriale e della didattica finalizzati alla mediazione culturale e all’integrazione sociale e multiculturale;
- cultura: progetti di sviluppo delle competenze legate alle diverse forme espressive e artistiche e di promozione delle risorse culturali territoriali;
- comunicazione dei servizi: progetti, anche basati sulla realizzazione di applicazioni digitali, mirati a far conoscere e integrare servizi territoriali dedicati ai giovani;
- mappatura di bisogni e servizi, ricerca e networking.
L’Amministrazione comunale, coerentemente con i propri orientamenti programmatici e attraverso criteri di premialità in sede di valutazione, valorizzerà le proposte progettuali che insistono sulle filiere di sviluppo dell’innovazione tecnologica, del mare come risorsa, della cultura e del turismo urbano. Alla scadenza dei termini per presentare le proposte si insedierà una commissione presso la Ripartizione Politiche Giovanili che esaminerà la migliore idea, per la quale si inviterà il proponente ad un tavolo di co-progettazione per la definizione di una candidatura nazionale che non potrà superare la soglia di contributo di € 190.000,00 per il primo anno di attività.
“Spesso con la parola NEET si fa riferimento ad una categoria, ad un problema, dimenticando che dietro ad un acronimo ci sono centinaia di ragazze e ragazzi, che risultano inattivi dal punto di vista sia formativo che lavorativo, e che hanno bisogno di risposte efficaci e molto concrete – commenta l’assessore alle Politiche giovanili Paola Romano –. Questo è ancora più vero se si pensa che di pari passo queste persone sviluppano una disaffezione alla vita pubblica su cui occorre intervenire con una strategia complessa e interistituzionale. Il Comune di Bari in questo senso sta cercando di aprire quanto possibile i propri spazi sottoutilizzati, investendo risorse per aggregare e stimolare i giovani baresi alla socialità e all’esercizio delle proprie competenze in chiave collaborativa. Questo perché noi siamo convinti che stimolando e supportando le competenze e la responsabilità dei giovani si possano creare le condizioni per attivare nuovi lavori. Tuttavia, per una risposta più forte abbiamo bisogno delle associazioni del territorio e per questo chiediamo alle realtà che esercitano un ruolo attivo sul fronte dell’innovazione di scrivere il progetto insieme a noi. Abbiamo scelto di dare maggior punteggio a tutte quelle proposte che si occuperanno di innovazione tecnologica, economia del mare e cultura e antichi mestieri perché sono gli ambiti in cui maggiormente stiamo investendo e su cui si basa lo sviluppo della città metropolitana di Bari. Su questi temi, inoltre crediamo che le competenze di tanti ragazzi possano essere la carta vincente per il nostro territorio. I dati sullo sviluppo delle imprese ad alta innovazione e l’utilizzo dei big data, infatti, segnalano una crescita importante che noi dobbiamo accompagnare”.