Dall’alba di oggi, i carabinieri stanno eseguendo la confisca di beni per un valore di 50 milioni di euro. Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Bari su richiesta della procura, nei confronti di Giuseppe Cassone, 68enne di Gravina in Puglia, pregiudicato per bancarotta fraudolenta, truffa e ricettazione, tutti reati commessi tra gli anni ‘70 e gli anni ’90, con una sistematicità tale da acclararne la pericolosità sociale, secondo quanto sancito dalla normativa antimafia.
L’imponente misura, eseguita tra le province di Bari, Taranto, Messina e Matera, scaturisce da una complessa e articolata attività di indagine, che ha consentito di documentare come l’indagato, nonostante i redditi dichiarati al fisco fossero solo sufficienti a soddisfarne le esigenze di vita familiare, abbia mantenuto un tenore di vita particolarmente elevato e tale da consentirgli di mettere su, a partire dagli anni ’90, un vero e proprio impero, soprattutto nel settore del commercio delle slot machines, attraverso la costituzione di diverse società di capitali, nelle quali sono confluite ingenti somme di denaro, frutto delle sue attività illecite.
In particolare, il compendio aziendale di ben sei società confiscate, del settore degli apparecchi da gioco, riconducibili a Cassone e ai suoi familiari, è costituito da circa 1.500 slot machines distribuite su tutto il territorio nazionale all’interno di centri scommesse ed esercizi pubblici.
Le altre ricchezze oggetto della misura ablativa sono: una società operante nella produzione e il commercio di arredi per locali pubblici, una società avente ad oggetto sociale la gestione di un call center, una società avente oggetto sociale la gestione di un pub birreria in Altamura, un Bed & Breakfast sito nel centro di Gravina in Puglia, quattro ville, dodici appartamenti, sette locali commerciali, un capannone industriale, diciotto quote di proprietà di altrettanti appartamenti facenti parte di una multiproprietà inserita in un complesso turistico in Letojanni (Me), dieci autovetture ad uso aziendale e privato, trentotto rapporti di conto corrente bancario.