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Gli ospedali chiudono ma mancano i servizi sul territorio: il Tribunale del malato boccia la sanità pugliese

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Mer, 26 Luglio 2017 - 19:00

Offerte di servizi disomogenea all’interno della regione, assistenza domiciliare non per tutti e a rischio sotto il profilo della qualità e quantità. La Puglia è ancora molto indietro sull’assistenza sanitaria territoriale, è quanto emerge dal rapporto realizzato da Cittadinanzattiva e Tribunale per i diritti del malato: le associazioni hanno svolto un monitoraggio dei servizi sul territorio, andando ad osservare quanto accade in 36 Asl diverse. In Puglia sono state prese in considerazione le aziende sanitarie di Bari, Lecce e Taranto, il voto finale non è sufficiente. Il governo Emiliano ha deciso di investire 400 milioni di euro per la medicina territoriale, ma lo stato attuale non è all’altezza: in sostanza, non ci sono abbastanza alternative agli ospedali. L’assistenza domiciliare, ad esempio, risulta molto carente, in alcuni casi addirittura in esistente.

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Le strutture

I centri diurni per la salute mentale sono in media 29,8 per regione (sul campione intervistato), ma se in Toscana sono 69 in Puglia appena 21. Idem per i centri per l’Alzheimer: se ne trovano 109 in Veneto, appena 8 in Puglia. E ancora, gli Hospice (le strutture dedicate ai pazienti oncologici purtroppo in fase terminale): nel Lazio ce ne sono 26, in Toscana 24, in Emilia Romagna 22 e in Puglia? Solamente 11 (la media italiana è di 13,6 per regione). Il dato più eclatante è quello sulle residenze sanitarie: in Puglia ce ne sono 22 sparse nelle 6 province, un numero che potrebbe sembrare in apparenza sufficiente letto così. Ma se raffrontato con quello del resto d’Italia evidenzia la carenza: in Campania, ad esempio, ci sono 85 Rsa e non è nemmeno tra le regioni più attrezzate. Bisogna spostarsi al Nord per vedere altri numeri: il Veneto ha 789 residenze sanitarie, il Piemonte 605, la Toscana 319 e poi il Lazio con 121 strutture. Passiamo ai centri diurni per pazienti autistici: in Veneto ce ne sono 309, in Emilia Romagna 136, in Puglia appena 6.

Le reti

Alle crescenti necessità di assistenza e di cura di cittadini affetti da malattie che colpiscono il sistema nervoso (ad esempio il morbo di Alzheimer, la malattia di Parkinson, la Sclerosi multipla) non pare esserci pronta risposta attraverso la Rete neurologica: in Emilia Romagna, Lazio, Molise e Piemonte esiste, in Puglia invece non è presente. Così come in Puglia non esiste una Rete per la terapia del dolore e le cure palliative.

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