L’Europa chiama, Canottieri Barion risponde. Trasferta barese per un gruppo di canottieri della Royal Sport Nautique de Bruxelles 1865, ospiti per una settimana del circolo di molo San Nicola.
Un gemellaggio sbocciato quasi per caso, quello con i tesserati della società belga, una delle più antiche della capitale: “Tutto è nato da un viaggio – racconta Alessandro Dironzo, uno degli allenatori della squadra di canottaggio – Ero andato in Belgio per salutare Dario Annoscia, figlio di soci ed ex canottiere del Barion, e mi sono imbattuto in questo circolo, piccolo ma con oltre un secolo e mezzo di storia”. Tanta tradizione e soprattutto altrettanta attenzione per le possibilità di confronto: “Un allenatore locale, Bart Verleye, mi disse che cercavano occasioni di scambio con altri circoli – spiega il giovane tecnico – Ne ho parlato al responsabile di sezione Filippo Di Marzo, all’ allenatore Sabino Bellomo ed ai direttori sportivi che si sono avvicendati, ed è sembrata a tutti una ottima idea, quella di un rowing camp italo-belga. Sopratutto per i nostri ragazzi”.
Già, perchè oltre a vogare assieme ai nuovi amici giunti da Bruxelles, i giovani canottieri baresi hanno potuto sperimentare la loro conoscenza delle lingue, dialogando in inglese e in francese. E sopratutto scoperto un nuovo modo di sentirsi sportivi, sempre e dovunque: “Sono scesi in otto – ricorda Dironzo – Tre donne e cinque uomini, dai 19 ai 50 anni: fra loro, anche un irlandese ed un tedesco, e quattro erano originari ma del nord del Belgio. Quasi tutti amatori, ma cittadini del mondo. Sapete cosa ci ha raccontato uno dei nostri ospiti? Si trovava in Nuova Zelanda per un dottorato, ed è stato chiamato ad allenare una barca per i mondiali. Questo può accadere solo grazie allo sport. E vorremmo che i nostri ragazzi lo sapessero”.