Le ovi-trappole e l’app per le segnalazioni immediate stanno funzionando, quest’anno l’Amiu ha registrato una diminuzione di oltre il 50% delle richieste d’intervento per la presenza di troppe zanzare.
“Non è frutto del caso o della fortuna, il merito – spiega il presidente di Amiu Puglia, Sabino Persichella – è di una serie di misure sperimentali che, da qualche mese, l’azienda sta mettendo in campo avvalendosi della preziosa consulenza di partner dall’altissimo livello professionale”. Grazie alla collaborazione con il dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari, infatti, sono state piazzate nelle zone critiche di tutto il territorio cittadino 66 ovi-trappole, che consentono di effettuare rilevazioni sulla produzione di uova di zanzara praticamente in tempo reale. Le analisi realizzate dagli esperti veterinari permettono quindi alle squadre dell’ufficio igiene di intervenire con maggiore efficacia.
Inoltre, gli operatori hanno effettuato, nei mesi scorsi, una capillare raccolta di uova di zanzara dalla tombinatura cittadina e dalle zone nelle quali era stata segnalata la presenza di acqua stagnante. I campioni sono stati subito inviati per le analisi del caso agli esperti dell’Università La Sapienza di Roma. Tale sinergia ha consentito di individuare il miglior prodotto, in termini di efficienza, da utilizzare.
Infine, importante è stato il supporto della app, disponibile per tutti gli smartphone, Zanzamap. Dallo scorso anno, circa 2000 cittadini baresi hanno scaricato l’applicazione gratuita e hanno inviato quotidianamente segnalazioni sulla presenza di zanzare in città. “E’ stato un lavoro di squadra – continua Persichella – che oggettivamente sta fornendo risultati concreti e positivi contro un problema che ciclicamente affligge la città di Bari nella stagione calda”.