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Bari, campo estivo nel bene confiscato alla mafia: iniziativa in piazza San Pietro

Pubblicato da: redazione | Mer, 19 Luglio 2017 - 07:15

L’associazione Libera Puglia – associazione, nomi e numeri contro le mafie, Cinemovel, Mutua Studentesca e l’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari avviano un campo estivo della legalità, fino al 23 luglio, negli immobili di piazza San Pietro confiscati al clan Capriati e gestiti dalle associazioni proponenti.

Quest’anno, infatti, per la prima volta, a Bari si tiene un campo urbano dal titolo “Ciak si gira!”, organizzato da Libera, gestore del bene confiscato sito in piazza San Pietro 22, Cinemovel e Mutua Studentesca, gestore del bene confiscato in piazza San Pietro 25.

“Ciak si gira!” è un’esperienza di video making partecipata, che vede il coinvolgimento di 20 ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia, seguita da due formatori di Cinemovel e dedicata alla creazione di un prodotto multimediale su Bari vecchia.

Le giornate si dividono in due parti: la mattina sarà dedicata al girato e alla produzione e montaggio del prodotto multimediale; il pomeriggio alla formazione su vari temi emergenti come il caporalato, le disuguaglianze, la memoria e la cittadinanza attiva.

I lavori del campo estivo, che ha riunito ieri i 20 partecipanti e relativi accompagnatori, ha  preso avvio ufficialmente ieri alla presenza del sindaco, che ha partecipato alla proiezione del film “La guerra dei cafoni” di Davide Barletti e Lorenzo Conte, in programma alle ore 21.15 presso l’Oratorio del Redentore. Un’iniziativa che rientra nel percorso culturale “Libero Cinema in Libera Terra”, il festival di cinema itinerante contro le mafie promosso da Cinemovel Foundation, Libera Contro le Mafie e Zona Franka, con la presidenza onoraria di Ettore Scola, realizzato in collaborazione con il Comune di Bari e l’Istituto Salesiano Redentore.

Il campo estivo di Bari si inserisce nel più ampio programma dei campi estivi “E!State Liberi”, che ogni anno Libera promuove sui diversi territori interessati da dinamiche criminali per diffondere tra le nuove generazioni una cultura fondata sulla legalità democratica e sulla giustizia sociale che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto.

Caratteristica fondamentale di “E!State Liberi” è l’approfondimento del fenomeno mafioso attraverso il confronto con i familiari delle vittime di mafia, le istituzioni e gli operatori delle cooperative sociali e delle associazioni impegnate su questi temi.

L’esperienza dei campi si articola in tre momenti fondati sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà: le attività agricole o di risistemazione dei beni, la formazione e l’incontro con il territorio per uno scambio interculturale.

“Migliaia di giovani in Italia – spiega il presidente di Libera Puglia Mario D’Abbicco – scelgono ogni estate di fare un’esperienza di impegno e di formazione sui terreni e i beni confiscati alle mafie gestiti dalle cooperative sociali e dalle associazioni. Segno di una volontà diffusa di essere protagonisti e di voler tradurre i valori in impegno, con azioni concrete, di responsabilità e di condivisione. Abbiamo scelto con il Comune di Bari di mettere al centro della nostra attenzione piazza San Pietro perché intendiamo rilanciarne la centralità come luogo simbolico dell’emancipazione, peraltro recentemente liberato dalle auto e quindi adatto ad ospitare eventi, manifestazioni e momenti di confronto pubblico”.

“E!State Liberi! è la rappresentazione più efficace della memoria che diventa impegno e attivazione civile – dichiara Antonio Decaro – e insieme il segno tangibile di un cambiamento educativo che deve coinvolgere sempre più le nuove generazioni nel contrasto non solo materiale ma anche culturale alla mentalità mafiosa che pure riguarda il nostro territorio. Ringrazio ancora una volta l’associazione Libera per il suo impegno e per l’intensa collaborazione che garantisce all’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata e all’amministrazione intera”.

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