Tre i parametri che hanno consentito l’inclusione, sulla base delle attività svolte dal Centro di Servizi di Ateneo per l’Apprendimento permanente e il riconoscimento di titoli e competenze formali e informali:
1) Riconoscimento. La base giuridica per il riconoscimento dei titoli di studio dei cittadini di paesi terzi in Europa è realizzata in base allaConvenzione di riconoscimento di Lisbona (LRC), sulla base della quale i Paesi firmatari stabiliscono strumenti e strutture per il riconoscimento di titoli stranieri e / o periodi di studio all’estero.
2) Collaborazione. Le università stanno lavorando sempre più insieme tra loro e con on altre istituzioni, ONG, comuni, ecc. per condividere esperienze e competenze, rafforzare il loro lavoro e aumentare l’impatto delle proprie attività.
3) Sostegno finanziario per studenti rifugiati. Per favorire l’accesso all’istruzione superiore, le università destinano parte del proprio budget a programmi di borse di studio, sostegno finanziario, sistemazione gratuita nelle strutture universitarie ecc.
Il Progetto InHere aspira a rafforzare la condivisione delle conoscenze, il sostegno di pari livello e il partenariato accademico per facilitare l’integrazione e l’accesso dei rifugiati alle istituzioni europee di istruzione superiore.
Il Catalogo di Buone Pratiche (GPC) inHERE è il prodotto di un’analisi approfondita di quasi 300 iniziative provenienti da istituti di istruzione superiore e organizzazioni impegnate ad accogliere i rifugiati di 32 Paesi, che hanno partecipato alla campagna di benvenuto dei rifugiati dell’UEA fin dall’inizio del 2017. Lo scopo del GPC è servire le comunità accademiche come fonte di informazione e ispirazione e per consentire lo scambio e la collaborazione tra gli stakeholder.